I Tetes de Bois con Daniele Silvestri per salvare "Carta"
San Benedetto del Tronto | Il gruppo è stato ospite del Festival "Leo Ferrè".
di Antonella Roncarolo
I Tetes de Bois, il gruppo musicale ospite fisso del Festival Leo Ferrè di San Benedetto, ha tenuto a Roma, nell'Anfiteatro del Parco Alessandrino, un importante concerto: "I Têtes de Bois per Carta" , Musica e parole a sostegno del settimanale.
L'intero incasso della serata sarà devoluto al settimanale Carta per contribuire alla ricapitalizzazione della cooperativa.
Il concerto di Têtes de Bois ha presentato una panoramica del repertorio del gruppo romano, compresa l'ultima pubblicazione "Ferré - L'amore e la Rivolta (il manifesto cd / La Mémorie et le mer). Ospite del concerto è stato Daniele Silvestri, uno dei più sensibili cantautori, impostosi in questi ultimi anni per la sua capacità di coniugare impegno e freschezza musicale.
I Têtes de Bois e Carta hanno in comune due cose: l'essere testardi e il vivere in movimento.
Da un lato c'è un settimanale, CARTA, che si occupa movimenti sociali, diritti di cittadinanza e partecipazione dal basso. Denuncia tutto quello che si fa e non si dovrebbe, quello che si dovrebbe ma non si fa. Sono attenti alle notizie che i grandi media non vedono o non vogliono vedere. Per proseguire questa esperienza di informazione indipendente, Carta ha bisogno di ricostituire il capitale sociale entro dicembre 2003 per rispondere alle esigenze di bilancio e avere accesso alle provvidenze della legge sull'editoria.
Dall'altro un gruppo di musicisti, i TETES DE BOIS, che da anni continua a proporre la propria musica, progetti culturali, rappresentazioni di un mondo che c'è, esiste e pulsa, creando un immaginario nel quale si riconoscono gli appassionati alla vita, alla diversità, al lavoro, all'amore. Il loro palco è di volta in volta un teatro, un club, uno svincolo stradale, la strada stessa, Si sono riappropriati anno dopo anno di diversi spazi urbani, portandoli a nuova vita attraverso le proprie iniziative culturali.
Il loro impegno li ha portati a vincere il Premio Tenco 2002.
Entrambi non stanno mai fermi al loro posto. E a due cose in movimento può capitare prima o poi di incontrarsi. Sulla libertà di informazione, per continuare ad esistere senza dover abbassare la testa, un po' meno soli, un po' più forti insieme.
E da questo incontro è nato un concerto.
Per Carta.
Têtes de Bois nasce nel 1992, esattamente il 15 febbraio con un concerto su un vecchio camioncino Fiat 615 NI del 1956, acquistato da un rigattiere e diventato palco ambulante, in Piazza Campo de' Fiori, sotto la statua di Giordano Bruno. Suonavano e cantavano le canzoni di Ferré e Brassens, le poesie musicali di Baudelaire.
Da allora i Têtes de Bois hanno sostenuto circa quattrocento esibizioni: da quelle stradali ambulanti sul loro vecchio camion, ai club, dai festival come Arezzo Wave '95 e '03, al Festival di Recanati ('94, '95, '97), al Premio Tenco '98 come ospiti, World Food Day Concert della Fao ('97), Ferrara Buskers '96, Festival Léo Ferré ('97, '99, '01, '02, '03), alle Feste Nazionali dell'Unità e di Liberazione. Hanno frequentato trasmissioni televisive e radiofoniche sulle principali emittenti nazionali, ma tutto sempre con la loro musica, i loro suoni.
Un posto a parte meritano i progetti speciali dei Têtes de Bois: i concerti muti allo zoo nella vasca delle otarie ('99), con cuffie stereo per gli spettatori, concerti sulle biciclette, concerti estemporanei sulle scale mobili nelle stazioni metro di Roma ('95), la settimana di eventi straordinari di "Sotto il Cielo di Roma e Berlino" ('96, '97), realizzata con i Comuni di Roma e di Berlino nei tunnel delle metropolitane e nelle stazioni FS.
Sono ideatori di un evento speciale e suggestivo, "Ferrovia dell'Allume" (edizione 2000 e 2002), performance artistiche lungo il tracciato di una ferrovia dimenticata e stazioni del primo '900 abbandonate. La prima edizione all'interno di Per Antiche Vie un progetto nazionale curato nel Lazio dal Teatro di Roma e la seconda con un progetto speciale dal tramonto all'alba.
I Têtes de Bois dirigono dal 1997 "Stradarolo", un Festival Internazionale di Musica Teatro Danza Arte su Strada, giunto alla sua VIª edizione (con ogni anno circa trecento artisti provenienti da vari paesi europei con danza, musica, teatro, arti visive):
Fanno parte di Tuscania Teatro, Residenza artistica multidisciplinare, della quale curano la direzione artistica per quanto riguarda la parte musicale. Inoltre sono tra i fondatori del Comitato Apollo 11 per la realizzazione di un cinema/laboratorio multietnico nel quartiere Esquilino di Roma.
Sono inoltre autori di colonne sonore per film, ultima delle quali realizzata per Fandango e trasmessa dal canale ARTE' in tutta Europa (primavera 2000).
Partecipano dal 1998 al progetto europeo Polymachina che coinvolge artisti, strutture e centri di produzione di vari paesi: Francia, Belgio, Olanda e Italia. Un progetto su suoni e sonorità provenienti dalle macchine, dagli ingranaggi, dai percorsi meccanici ed elettronici.
Hanno realizzato lo spettacolo teatral-musicale dei Têtes de Bois: "Buongiorno Arturo" che ha debuttato al Teatro Valle di Roma in una rassegna organizzata dall'ETI (1999).
Discografia: "Anche se non fosse amore" (1994), quasi interamente di canzoni di autori francesi quali Ferré e Brassens.
"Pezzi di Ricambio" (1997), costituito da brani originali in italiano uscito con la EMI
"Ferré, l'amore e la rivolta" (2002), prodotto da La mémoire et la mer, distribuito da il Manifesto e da Harmonia Mundi all'estero. Seconda ristampa, copie vendute: 15.000, un indiscutibile successo.
"Ferré, l'amore e la rivolta" (2003) - Edizione per la Francia, resto d'Europa e in alcuni paesi extraeuropei, distribuito da Harmonia Mundi. Nuovo digipack.
I Têtes de Bois sono:
Andrea Satta - voce, Carlo Amato - basso, Luca De Carlo - tromba, Angelo Pelini - pianoforte, Maurizio Pizzardi - chitarra, Gianni Di Renzo - batteria
Fabio Lauteri - comunicazione, Raniero Terribili - architetture sonore
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20/09/2003
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Kevin Gjergji