Caos a Taranto. I giocatori si rifiutano di andare in ritiro a Porto San Giorgio
San Benedetto del Tronto | Giornata convulsa per i giocatori del Taranto, che questa mattina si sono rifiutati di salire sul pullman che li avrebbe accompagnati nel ritiro di Porto San Giorgio. Arrabbiato il patron Pieroni.
di Luca Bassotti
Dopo il Foggia anche il Taranto è in pieno caos societario con le ovvie ripercussioni sui giocatori che oggi hanno attuato una clamorosa azione di protesta. Da tempo il prossimo avversario della Samb accusa alcuni problemi societari e stamattina Passiatore e compagni, stufi del perdurante momento di difficoltà, si sono rifiutati di salire sul pullman che li avrebbe accompagnati fino a Porto San Giorgio per preparare al meglio la delicata sfida con la Samb di domenica prossima.
Al piazzale antistante lo stadio "Iacovone" l'appuntamento era previsto per le 8,30 e a quell'ora erano presenti tutti i giocatori più una parte dello staff tecnico. Assente, invece, il trainer Fabio Brini, che avrebbe atteso la propria squadra direttamente a Porto San Giorgio. Informato della clamorosa azione di protesta da parte di Passiatore e compagni, l'ex tecnico dell'Ancona si è messo subito in viaggio per Taranto e nel pomeriggio ha diretto il primo allenamento della settimana.
Prima di scendere in campo, però, i giocatori pugliesi sono rimasti nel chiuso degli spogliatoi a colloquio proprio con Brini, che ha chiesto la massima chiarezza sul loro rifiuto di partire per il ritiro di Porto San Giorgio. Intanto il presidente del Taranto, Enzo Stanzione, teneva informato il patron Ermanno Pieroni, il quale sembrava molto arrabbiato e sul punto di adottare seri provvedimenti.
Ore convulse e caotiche, e poi al termine dell'allenamento il capitano del Taranto, Francesco Passiatore, a nome della squadra chiusa in silenzio stampa per qualche giorno, è uscito allo scoperto. "Se la società non ci invierà un segnale entro mercoledì, non partiremo alla volta di San Benedetto ha detto l'attaccante del Taranto ai giornalisti pugliesi Questa è la volontà di tutta la squadra. La decisione non è certo maturata ieri sera, ma dopo un'attenta analisi della situazione: attendiamo da troppo tempo una serie di risposte mai ottenute dalla nostra società. Non ne facciamo una questione di soldi, né avevamo in mente di evitare il ritiro, che aveva tutta l'aria di essere punitivo, ma desideriamo soltanto avere un interlocutore valido, che rappresenti Pieroni, cui esporre i nostri problemi. Siamo stanchi di questa disorganizzazione: al mattino ci vengono riferite delle cose puntualmente disattese alla sera. Basta, così non possiamo andare assolutamente avanti".
Il tecnico Fabio Brini ha condiviso l'atteggiamento dei suoi giocatori ed è logicamente preoccupato dell'evolversi della situazione, visto che bisogna preparare nel minimo dettaglio il match con la Samb, che giocherà con il dente avvelenato per la vittoria sfumata in zona Cesarini con il Foggia.
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30/09/2003
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