Le parrocchie, risorsa del territorio
Montemonaco | Presentato il nuovo progetto per formare famiglie solidali nelle parrocchie , nel quale anche i servizi sociali potrebbero giocare un ruolo importante.
di Avv.Gabriella Ceneri*
Nel recente Convegno di Montemonaco sull'argomento " famiglia e carità", organizzato dall'Ufficio di Pastorale Familiare Diocesano, al quale ho partecipato, è stato presentato il nuovo progetto per formare famiglie solidali nelle parrocchie , nel quale anche i servizi sociali potrebbero giocare un ruolo importante.
Nella nostra città c'è una grande e viva realtà di servizi attivati in seno alle parrocchie. Me ne sono resa conto nel corso della mia esperienza amministrativa, laddove ho cercato e trovato collaborazione e sostegno per attività varie dell'assessorato. L'ultima, in ordine cronologico, positiva, esperienza, si è concretizzata con la parrocchia della SS.Annunziata per l'accoglienza dei Saharawi.
Convinta della necessità di conoscere a fondo questo ambito di volontariato,che si arricchisce dello spirito cristiano che lo anima, qualche mese fa ho suscitato una rilevazione analitica dei gruppi e delle attività parrocchiali sambenedettesi condotta con l'ausilio di schede e di interviste : lo studio dovrebbe essere ormai completo e quindi disponibile per le deduzioni necessarie. Credo che sia un dovere per un'amministrazione comunale che intenda applicare il principio di sussidiarietà, valorizzare ciò che si è creato spontaneamente, con l'adesione e l'impegno dei volontari, fornendo quegli strumenti minimi , come un contributo finanziario per lo svolgimento delle attività.
L'obiettivo è dare continuità e stabilità ad un servizio valido ed apprezzato, che ha natura pubblica , anche se erogato da una realtà di privati. Un esempio lampante lo troviamo nei campi scuola parrocchiali montani, organizzati d'estate con mezzi finanziari esigui, ma con grandi risultati. La proposta comunale della vacanza in montagna in un gruppo dei "pari"( la cosiddetta colonia montana) non ha avuto adesioni proprio perché è radicata e apprezzata da ragazzi e famiglie della nostra città l'esperienza nel campo scuola della parrocchia.
Allora è necessario che l'amministrazione comunale sostenga queste realtà con un contributo specifico che possa attribuire non solo un riconoscimento alla valenza del servizio, sotto il profilo organizzativo e sostanziale, ma anche dare alla parrocchia la possibilità di rendere sostenibile il coinvolgimento delle risorse umane e l'accoglienza di quei ragazzi che esprimono un disagio economico, talvolta tale da non poter sopportare la retta del servizio. Per questo auspico una continuità nell'indirizzo posto l'anno scorso nella gestione dell'assessorato ai minori con l'erogazione di somme per questi scopi, naturalmente liquidate sulla base della necessaria rendicontazione.
*già assessore ai servizi socio-educativi
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06/09/2003
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