Al Sindaco di Ascoli Piceno
Ing. Piero Celani
Al Presidente del Consiglio Comunale
Dr. Valeriano Camela
Loro Sedi

Oggetto: Interpellanza su Ausiliari del traffico

INTERPELLANZA
Premesso che:

l'entrata in funzione delle zone miste ha sottratto centinaia di parcheggi  ai residenti del centro storico. Gli stessi stanno vivendo, quotidianamente l'incubo dei solerti ausiliari del traffico nominati per decreto dal Sindaco e dipendenti dalla Saba Italia, società che ha in concessione (fino al 2042) la sosta nell'intero territorio comunale;

anche i cittadini che utilizzano i parcheggi a pagamento, per frequentare gli uffici e gli esercizi commerciali situati nel centro storico, vengono continuamente puniti, sempre dai solerti ausiliari del traffico, anche per pochi minuti di ritardo;

all'art. 5 della convenzione tra Comune di Ascoli Piceno e SABA Italia, il Comune si impegna a riconoscere le funzioni di Ausiliario del traffico al personale della Saba Italia e al rimborso delle spese amministrative sostenute per l'erogazione delle sanzioni andate a buon fine, nella misura indicata negli allegati 2/f.

all'allegato 2/f il rimborso alla SABA Italia per le spese derivanti dalle sanzioni amministrative è pari ad 8 euro nella fase di avviamento e 10 euro nella fase a regime, per ciascuna sanzione elevata.

Si chiede di sapere se:

è stato scongiurato da parte del Comune di Ascoli Piceno il possibile meccanismo contrattuale di incentivazione per produttività della SABA Italia verso i suoi dipendenti Ausiliari del Traffico;

10 euro a contravvenzione, un terzo dell'importo totale, per le migliaia di contravvenzioni che vengono annualmente elevate sul territorio comunale non vanno a rappresentare, più che un rimborso, un guadagno per la Società SABA Italia.;

l'Amministrazione comunale di Ascoli Piceno conosce, nello specifico, l'utilizzazione da parte della società SABA Italia degli introiti derivanti dalle contravvenzioni;

è possibile rivedere la convenzione con la società  togliendo la figura dell'Ausiliario del traffico  o almeno affidando tale funzione ad una società terza che non sia il concessionario.
Si chiede risposta orale in Consiglio Comunale.