E' il primo articolo che scrivo dopo due anni di amministrazione e forse anche l'ultimo, non perché non sia in grado di farlo, solo perché credo o perlomeno sono abituato a farmi conoscere con i fatti e non con le parole, ed anche perché riconosco nella modestia ed umiltà alcuni o forse gli unici dei miei pregi migliori.

Mi piace ascoltare, osservare ed apprendere prima di assumermi delle responsabilità più grandi delle mie esperienze, prima di mettere a repentaglio un'amministrazione nata da una vittoria netta e spontanea, segno di una democratica voglia di cambiamento.  Non avevamo fatto i conti con l'ambiguità, l'egocentrismo e la mania di protagonismo di alcuni personaggi, che hanno fatto dell'ostruzionismo la loro battaglia politica, destabilizzando fin dai primi giorni una giunta giovane ed inesperta, che chiedeva solo un po' di tempo prima di essere giudicata.
Sono stati mesi di difficoltà e litigiosità, che hanno rallentato il cammino e scalfito la fiducia degli elettori. Tutto questo ha offuscato ciò che di buono abbiamo fatto in due anni, e che ci siamo riproposti di fare nei prossimi tre, se questi personaggi riusciranno a mettere da parte le loro ambizioni personali,  contribuendo a riprendere un cammino politico più sano ed equilibrato.

Il sindaco potrà anche uscire sconfitto politicamente, ma conserverà integre le sue doti migliori: l'onestà e la serietà, doti che gli saranno più utili nella società civile e nella professione. La giungla della politica continuerà a mietere vittime non disposte ad assoggettarsi a questo stato di cose". 

* Consigliere comunale