Chi si aspettava segnali positivi dall'incontro dell'altro giorno con il presidente dell'Anci, Rossano Soldini, a Villa Baruchello, si è dovuto presto ricredere.

E' stato lanciato con forza un grido d'allarme che accomuna tutti gli imprenditori del settore calzaturiero  che hanno manifestato all'ospite d'eccezione tutta la loro preoccupazione per una crisi che oramai dura da troppo tempo.

Uno dei punti attorno ai quali si è molto insistito, anche da parte di Soldini, è stato un appello all'unità, al lavoro di squadra, anche in termini di territorio

Si è parlato poi di falsificazione dei marchi, della necessità di tutelare il prodotto made in Italy.  Si è insistito sulla necessità di chiedere iniziative che possano tutelare la produzione di calzature in Italia e si è fatto riferimento ad una tempistica piuttosto stretta.

"Maggiori controlli alle dogane per le importazioni, tutela del marchio d'origine made in italy, inasprimento delle pene previste dall'ordinamento per la frode fiscale e sensibilizzazione dell'opinione pubblica all'acquisto del made in italy": queste le richieste avanzate da Soldini, questo è quanto ci si attende dal governo.

Inevitabile, inoltre, un approfondimento della questione legata alla concorrenza cinese. A tal proposito si è ribadito che "non chiediamo dazi ma almeno l'applicazione di condizioni di reciprocità".