Coldiretti propone un marchio per i Comuni Ogm Free
Ascoli Piceno | " Soddisfatti per la distruzione del mais transgenico".
"E adesso lanciamo un marchio per i Comuni Ogm Free". E' l'idea che Coldiretti Marche e Coldiretti Ascoli propongono alla Regione, dopo la distruzione del mais transgenico scoperto ad agosto in un'azienda di Sant'Elpidio a Mare. "Una scelta che ci ha pienamente soddisfatti - spiega il presidente regionale Giannalberto Luzi -, poiché ha confermato l'indirizzo espresso dall'assessore Silenzi per una tolleranza zero. Certo, ora aspettiamo che D'Ambrosio, la Giunta o il Consiglio ratifichino tale linea con un atto ufficiale".
"Da parte nostra abbiamo inviato a tutti i Consigli comunali e quello provinciale una proposta di deliberazione con la quale si invita a prendere una posizione chiara sul problema Ogm - aggiunge Marco Maroni, presidente di Coldiretti Ascoli -. Qualcuno, come Grottammare e Montegranaro si è già mosso in tal senso, e siamo sicuri che molti li seguiranno".
Lungi dall'essere frutto di una scelta ideologica, le obiezioni che Coldiretti muove all'utilizzo degli Ogm si basano sulla necessità di difendere i diritti di chi fa agricoltura tradizionale o biologica.
"Su un territorio come quello marchigiano far convivere filiera ogm e filiera ogm free è praticamente impossibile - spiega Luzi -, né si può accettare l'introduzione di soglie di tolleranza, poiché segnerebbero la fine delle produzioni convenzionali e biologiche. Da qui l'esigenza di un sistema di controlli che garantisca sia le imprese che il rispetto dei principi di sicurezza alimentare e ambientale".
"Una condizione fondamentale per far valere il principio di una 'semina sicura' - gli fa eco Maroni -, visto anche quanto accaduto all'azienda di Sant'Elpidio a Mare, dove sono state acquistate sementi ogm senza saperlo.
Al tempo stesso serve aumentare il livello di consapevolezza e responsabilità delle nostre imprese, ma anche dare impulso a una ricerca pubblica che sappia dare risposte sugli organismi geneticamente modificati che non siano condizionate solo da 'interessi di bottega''".
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14/10/2003
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