In Italia i malati di diabete sono più di 3 milioni, a cui vanno aggiunti 1 milione e mezzo di ammalati "potenziali" ("sindrome metabolica", di cui il paziente è ignaro). La spesa sostenuta ogni anno per le cure ammonta a 20 miliardi di euro. In America non va meglio: la spesa ammonta a 132 miliardi di dollari. Nel mondo, infine, i malati sono più di 300 milioni, cifra che a detta degli esperti potrebbe raddoppiare nel corso dei prossimi vent'anni.

Questi dati sono stati forniti dal prof. Mario Morsiani, pioniere della diabetologia italiana, presso l'auditorium del Comune di San Benedetto lunedì 13 ottobre, durante la presentazione in anteprima del "Rapporto Sociale sul Diabete 2003" (v. articolo correlato).

Un altro aspetto trattato nel corso di questa presentazione è stato quello del versante psicologico e sociale nella cura del diabete: è un aspetto molto importante, per il rapporto che si stabilisce spesso tra il paziente e la propria malattia, in particolare per il senso di vergogna che accompagna ancora oggi, non di rado, queste persone.

Per questo motivo il dott. Giacomo Vespasiani, attuale presidente nazionale dell'Associazione Medici Diabetologi (AMD) e primario del reparto specialistico presso l'ospedale di San Benedetto, è stato particolarmente orgoglioso di parlare, fra le altre cose, anche dell'esperienza fatta recentemente (settimana 5-12 ottobre) insieme a 7 diabetici ed alcuni colleghi medici, con i quali ha affrontato una regata in barca a vela, dimostrando che nessuna attività è preclusa ai diabetici e che al contrario un'attività così coinvolgente può far riacquistare loro un miglior rapporto con se stessi e con il mondo.