Ancora una volta (era già successo a Macerata) i minuti finali sono stati fatali al Grottammare. La squadra di Beni, infatti, dopo un ottimo primo tempo chiuso in vantaggio di due gol, nella ripresa ha subito il ritorno del Foligno che ha raggiunto il gol del 2 a 2 nei minuti di recupero. "Per come si era messa la partita - dice il diesse Aniello - e, soprattutto, per come avevamo giocato nel primo tempo, non immaginavo che nella ripresa avremmo avuto un calo così evidente, al di là della forza dell'avversario. Ci sono stati alcuni errori da parte dei singoli ma sarebbe sbagliato fermarsi su questo aspetto: dobbiamo, invece, cercare di capire per quale motivo, sia esso tattico o atletico, nella parte finale della partita la squadra perde la bussola".

Il direttore sportivo coglie l'occasione per ricordare a coloro che "pretendono di più" da questo Grottammare quello che è il vero obiettivo della società biancoceleste: "Il campionato di serie D è molto difficile e, proprio per questo, siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto fino ad ora. È vero che il nostro intento è quello di migliorarci sempre di più, ma è vero anche che siamo una neopromossa e, come tale, il nostro primo obiettivo è la salvezza. Vogliamo raggiungerla il prima possibile e la gente deve starci vicino per questo".

Aniello conclude raccontando quella che è stata l'emozione più grande della sfida con il Foligno: "Il calcio d'inizio dato dalla piccola Sara (una tifosa biancoceleste di soli dieci anni che, da oltre un anno, sta lottando contro una malattia rara al fegato ed ora in via di guarigione, n.d.r.) è stato un momento toccante che ci ha ricordato quelle che sono le vittorie che nella vita contano davvero".