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Finanziaria 2004: risorse agricole ridotte del 30% nelle Marche

| ANCONA - Silenzi: “Il Governo considera l'agricoltura un comparto minore”

Un taglio netto del 30 per cento nei trasferimenti, rispetto al 2003. É quanto previsto dalla legge finanziaria 2004 del Governo Berlusconi per l'agricoltura marchigiana.

La stima è stata elaborata dal Dipartimento economico della Regione, che ha analizzato i contenuti della finanziaria e le sue ricadute sulle voci di spesa dei vari assessorati regionali.

"La stima – afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Giulio Silenzi – scaturisce dall'analisi degli stanziamenti assegnati alle Marche negli ultimi tre anni. Dal 2000 al 2003, per di più, i trasferimenti erano già stati contratti di un'analoga percentuale".

"Ma non è tutto – continua l'assessore – Il danno per l'agricoltura marchigiana è amplificato da altre scelte contenute nella finanziaria: come la riserva, sempre del 30 per cento, a favore del Ministero delle politiche agricole e forestali, sui fondi della legge 499/99, che razionalizza gli interventi nei settori agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale; come l'attribuzione di crescenti competenze all'Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo e alimentare), che potrebbero venire meglio assolte dalle Regioni. Resta, poi, da valutare la parte attinente il trattamento fiscale delle attività agricole, dove le agevolazioni in vigore sono prorogate di un solo anno, e gli stanziamenti insufficienti riferiti al Programma nazionale per le risorse idriche, i quali, seppur non finalizzati esclusivamente all'agricoltura, possono indubbiamente risultare utili al comparto".

"Evidentemente per il Governo centrale – è il commento di Silenzi – l'agricoltura rappresenta un settore residuale dell'economia nazionale. Le cifre in bilancio testimoniano la scarsa attenzione verso il sistema agroalimentare e una sottovalutazione delle sue capacità di sviluppo. Dalla finanziaria escono penalizzati i sostegni alle produzioni, la sicurezza dei prodotti alimentari, la valorizzazione delle tipicità dei prodotti locali e la stessa tutela del consumatore. Settori sui quali la politica regionale ha investito molto e continuerà ancora a investire, nonostante i tagli imposti dal Governo centrale".

Inoltre, secondo Silenzi, la finanziaria mortifica il ruolo delle autonomie locali, privilegiando una impostazione centralistica della manovra.

La Regione Marche – ha concluso Silenzi – solleciterà, pertanto, i gruppi parlamentari per cercare di recuperare subito "uno spessore programmatico all'interno della finanziaria, partendo dal sostegno alle imprese agricole".

15/10/2003





        
  



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