Partenariato interregionale nella politica di prossimità: il Mediterraneo e i Balcani
| ANCONA - L'intervento di D'Ambrosio alla Conferenza internazionale di Ancona,Teatro delle Muse.
Il presidente della Regione Marche, Vito D'Ambrosio, aprendo i lavori della Conferenza internazionale di Ancona ha affermato che scopo principale della riflessione che si svolge nella città dorica è di far capire la realtà che sta dietro all'Europa che si allarga. In pratica pensare la nuova politica della nuova Europa nei riguardi dei paesi confinanti: una strategia diversa mentre mutano profondamente i confini.
La recente Conferenza intergovernativa di Roma ha dimostrato come sia difficile il processo di crescita dell'Europa: non sarà facile trovare modi, sistemi e prospettive per proseguire un cammino insieme tra i 25 paesi dell'Unione.
La Regione Marche esprime soddisfazione per aver organizzato una delle quattro iniziative promosse dalla Conferenza dei Presidenti delle Regioni italiane insieme al Ministero degli Esteri nell'ambito della Presidenza italiana della UE sui temi della politica estera, che assume una profilatura diversa, più attenta al contesto autonomistico nel processo verso il federalismo.
Incominciamo - ha sottolineato D'Ambrosio - a ragionare come "sistema-paese" senza alcuna invasione di campo da parte delle Regioni, perché la politica estera rimane prerogativa dello stato centrale. Occorre prestare attenzione a i movimenti e alle spinte che stanno caratterizzando il processo di globalizzazione in atto. Il paese è in grado di giocare un ruolo importante e significativo anche se non sarà facile costruire una politica che si faccia carico di queste necessità.
La Commissione europea ha prodotto una proposta sulla politica di prossimità per quanto concerne sia la cooperazione allo sviluppo che transfrontaliera. Il problema dei problemi è costituito dalla quantità di risorse disponibili. E, sul piano qualitativo, dalle scelte di allocazione.
Nella politica europea si manifestano due spinte da armonizzare: una linea che spinge a guardare a est e un'altra che si rivolge al sud, per coinvolgere i paesi del Mediterraneo. In questa prospettiva occorre trovare anche una soluzione alla tragedia medio orientale. Non una road map, ma una prospettiva da percorrere fino in fondo.
Le Marche hanno una naturale vocazione storica ad allacciare rapporti con l'est: negli ultimi anni hanno concretamente costruito esperienze di solidarietà e di sviluppo verso i paesi balcanici.
D'Ambrosio ha concluso il suo intervento ribadendo che l'Europa più larga richiede una strategia diversa, senza strappi e accelerazioni, evitando immobilismi.
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17/10/2003
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