L'economia di San Benedetto e del territorio della provincia di Ascoli riflette per tipologia di imprese quella italiana nel suo complesso: la ricchezza di entrambe è rappresentata dalle piccole e medie imprese. Naturalmente questo è anche un limite, legato principalmente alla difficoltà di fare ricerca in proprio e di innovare. E poi c'è la "crisi", un fenomeno e una parola evocati ormai in ogni volta che si parla di economia: quasi una frase fatta, un luogo comune.

Tutto questo costituiva la premessa della conferenza che si è svolta oggi, venerdì 17 ottobre, presso l'aula consiliare del Comune d San Benedetto, organizzata dall'assessore al commercio e alle attività produttive Marco Lorenzetti. Titolo: "Quali strumenti di politica economica e finanziaria del Governo per il sostegno ed i rilancio del sistema delle piccole e medie imprese".

Da una parte i politici, locali e nazionali (oltre a Lorenzetti, al sindaco Martinelli, all'assessore provinciale alle attività produttive Paola Armellini, erano presenti l'onorevole Gianluigi Scaltritti, il senatore Amedeo Ciccanti e il direttore generale del Dipartimento per il Coordinamento degli Incentivi alle Imprese presso il Ministero delle Attività Produttive, prof. Roberto Pasca Di Magliano), dall'altra i rappresentanti provinciali delle organizzazioni produttive.

I partecipanti. La lista è lunga: l'ing. Renzo De Santis (presidente dell'Associazione degli Industriali di Ascoli Piceno), il dottor Pietro Mancini (segretario provinciale Confartigianato), Algeo Marcozzi (presidente provinciale CNA, Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, e vice presidente della Camera di Commercio di Ascoli), Maria Angellotti (della Confcommercio di San Benedetto), Carmine Chiodi (presidente provinciale del Cidec, Confederazione Italiana Degli Esercenti Commercianti), Nelson Sulpizi (presidente dell'associazione albergatori "Riviera delle Palme"), Marco Calvaresi (presidente del consorzio turistico "Riviera delle Palme"), il dott. Luigi Falco (amministratore delegato della ProMarche O.P., Organizzazione di Produttori), l'avvocato Gianni Balloni (presidente del Centro Agroalimentare Piceno), Umberto Cosignani (presidente della cooperativa di pescatori "Progresso").

Cosa hanno detto. Ma nonostante l'elevato numero di partecipanti lo schema degli interventi può essere riassunto brevemente: da una parte le richieste dei ceti produttivi (anche in termini di incentivi o di finanziamenti alle imprese) e l'analisi della situazione economica, dall'altra l'impegno dei politici a ridurre il peso della burocrazia e soprattutto a mostrare gli strumenti già adesso a disposizione per incentivare la piccola e media impresa. Né è mancato un invito agli imprenditori a fare comunque la loro parte senza contare su forme di assistenzialismo.

Alcuni dei problemi sollevati: la sfida dei nuovi mercati che si aprono con la globalizzazione (Scaltritti), la difficoltà di accesso ai finanziamenti bancari (Marcozzi), l'importanza della ricerca e al tempo stesso di una politica industriale della domanda, affinché si produca ciò che il mercato chiede e non in quantità eccedenti il fabbisogno (De Santis).

Poi, paradossalmente, una critica all'economia di mercato: "la troppa concorrenza non ci fa andare avanti", ha detto Maria Angellotti, che ha rifiutato lo stereotipo del commerciante nemico del consumatore e magari evasore fiscale. Sulpizi ha invece lamentato che le piccole imprese turistiche non beneficiano mai di risorse pubbliche, Calvaresi ha parlato della necessità di puntare sulle ristrutturazioni e su forme alternative di turismo.

Il dott. Falco ha indicato le priorità per l'agroalimentare: educare i consumatori ad un'alimentazione consapevole e di qualità (attraverso campagne di informazione televisive), indicare chiaramente la provenienza dei prodotti e non soltanto il luogo della lavorazione finale, abbassare i costi delle utenze, fare leggi sui contratti, che attualmente favorirebbero la grande distribuzione a scapito dei produttori.

Le prospettive. Le risposte più dettagliate, come da programma, sono arrivate dal prof. Pasca, che ha parlato degli strumenti legislativi (legge 488, Patti territoriali, Contratti di programma) ed informatici (sito internet e posta elettronica) di cui si è dotato il Ministero delle Attività Produttive. Attraverso internet il Ministero è in grado di fornire risposte rapide ai ceti produttivi, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di accedere ai finanziamenti.

Nel corso del suo dettagliato intervento il prof. Pasca ha anche elogiato il dinamismo dell'economia locale, ha parlato di competitività come processo di medio-lungo periodo, di consumi da sostenere, dell'importanza fondamentale dell'innovazione.