Portando il suo saluto agli intervenuti al convegno su "Toracoscopia: indicazioni e sviluppi" (auditorium del Comune di San Benedetto, stamattina, sabato 18 ottobre), il sindaco Martinelli ha elogiato il "cambiamento di rotta della Asl e gli ottimi risultati conseguiti, dal suo insediamento, dal dott. Marabini, commissario straordinario dell'Azienda sanitaria".

Risultati dovuti anche all'attività dei medici dell'ospedale, per esempio il dott. Eugenio Morsiani, organizzatore del convegno di oggi, cui hanno partecipato specialisti fra i maggiori in Italia.

"La toracoscopia, ha spiegato il dott. Morsiani, è una tecnica già in uso da tempo per la diagnosi e la terapia di patologie dell'addome e del torace. Ma è una tecnica che oggi viene rivalutata a causa dei nuovi straordinari mezzi che la tecnologia ci ha messo a disposizione negli ultimi anni, come le fibre ottiche o le tecniche mininvasive, che ci forniscono possibilità impensabili in passato. Fra le altre, quella di fare riprese filmate o interventi chirurgici attraverso robot".

Nel corso della mattinata si sono così succeduti gli interventi del prof. Luciano Landa (direttore del dipartimento di Chirurgia dell'ospedale "Santa Croce" di Fano, nonché coordinatore A.C.O.I. Marche, l'Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani), il prof. Andrea Santini (direttore della Unita Ospedaliera di Chirurgia Generale e Chirurgia Toracica dell'ospedale "Bufalini" di Cesena), il dott. Riccardo Pela (direttore dell'U.O. di Pneumologia dell'ospedale "Mazzoni" di Ascoli Piceno), il prof. Uliano Morandi (dir. dell'U.O. di Chirurgia Toracica dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Modena), il prof. Fratesco Puma (dir. della clinica chirurgica generale e toracica dell'Università di Perugia, Azienda Ospedaliera "S. Maria" di Terni), ed infine il dott. Pietro Angelini, anestesista presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto.

Il prof. Santini ha ripercorso l'evoluzione degli "accessi chirurgici alla gabbia toracica", che richiedono competenze complesse (per esempio per far fronte ad eventuali complicanze vascolari o per accessi da punti diversi e più delicati del torace), il dott. Pela ha illustrato il ruolo dello specialista pneumologo e analizzato i tipi di interventi effettuati dal 2000 ad oggi presso l'ospedale di Ascoli (152 in tutto).

Poi è stata la volta del prof. Morandi, che ha parlato del "nodulo polmonare solitario", una forma di tumore che "il medico deve ritenere sempre maligna, fino a prova contraria". Il prof. Puma ha parlato invece di un'altra patologia: lo "pneumotorace spontaneo" e del relativo trattamento "videotorascopocio". Ci si è infine avviati alle conclusioni dopo un secondo intervento del prof. Santini e quello del dott. Angelini, quest'ultimo intorno ai problemi relativi alle anestesie.