"Muoviamo il primo passo verso la reale integrazione"
Montegranaro | Tanti gli stranieri in città. Si muove qualche proposta
di Stefania Ceteroni
"Viviamo in città da quindici anni e riteniamo che sia giunto il momento di pensare ad un'integrazione reale nella vita cittadina. Un'integrazione che non può passare solo attraverso i corsi di lingua, la partecipazione alle feste cittadine o le risposte che vengono date a casi specifici. Chiediamo che si inizi a ragionare concretamente sull'integrazione fatta di partecipazione, di confronto".
Sono Rachid Britti e Moustafà Zajmouz, residenti da anni nel territorio veregrense, a dare voce all'esigenza di dare una svolta ai rapporti tra gli stranieri presenti in città tanti e di diverse etnie ed il resto della comunità.
Una necessità, questa, che è emersa a suo tempo e in base alla quale si è tentato di muovere qualche passo. Ogni tentativo, fino ad ora, pare sia stato vano.
Lo ricorda Gianfranco Mancini, de L'Altritalia, associazione che opera da tempo accanto agli stranieri.
"In passato si è tentato di introdurre la figura del consigliere straniero, in sede di modifica dello statuto, ma tutto è naufragato - osserva Mancini - ora è giunto il momento di far partire un progetto concreto, che dia visibilità alle comunità straniere e che permetta loro di avere dei rappresentanti. Riteniamo che, chiunque saranno i prossimi amministratori, debbano farsi carico di interventi concreti in questo senso, mettendo mano allo statuto comunale".
Scegliere dei rappresentanti delle varie comunità presenti, in realtà, non si prospetta cosa facile: Britti e Zajmouz sono i primi ad ammetterlo.
"Per arrivare all'integrazione tra le diverse culture - osservano - bisogna trovare chi sappia ascoltare e capire le problematiche che si hanno a seguito della convivenza tra comunità diverse". Sarebbe difficile trovare direttamente un unico rappresentante condiviso da tutte le comunità: l'idea è quella di procedere, inizialmente, alla scelta di un rappresentante per ogni etnia in modo da creare una sorta di coordinamento dal quale, pian piano, si possa arrivare ad un unico rappresentante che risponda a precisi requisiti.
Un primo passo verso questa direzione sarà fatto in occasione di un incontro organizzato per sabato prossimo al quale sono invitati a partecipare tutti gli stranieri del territorio.
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19/10/2003
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