Amare dimissioni di Leo Bollettini
San Benedetto del Tronto | Forte strappo tra il mondo politico e quello dell'imprenditoria.
Preoccupazione e sconcerto hanno destato nel Presidente Provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori Dante Teodori, le dimissioni di Leo Bollettini da Presidente del Coico in conseguenza all'esclusione subita all'iniziativa organizzata dall'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto dello scorso 17 Ottobre tenutasi persso la Sala Consiliare del Comune.
Dalla tavola rotonda "Quali strumenti di politica economica e finanziaria del governo per il sostegno ed il rilancio del sistema delle piccole e medie imprese" che trattava quindi il tema dello sviluppo, non potevano di certo venire esclusi i più grossi settori dello sviluppo economico Sambenedettese (C.O.I.CO., F1op e DALMARE).Uno strappo gravissimo, questo, tra il mondo politico e quello dell'imprenditoria che lascia amareggiati e delusi e che fa anche riflettere.
Le dimissioni di Bollettini, in seguito a questa grave manacanza da parte del Comune organizzatore, - dice Dante Teodori menbro,a sua volta, di Presidenza del Coico - porteranno ripercussioni negative su tutte le attività e lo sviluppo stesso del Coico. Leo Bollettini, votato all'unanimità Presidente e appoggiato in tutte le sue iniziative tese allo sviluppo del'attività agroalimentare del territorio piceno,- continua Teodori - è uomo di grande preparazione, intelligenza e capacità che si dedica con enorme impegno anche alla sua attività di imprenditore costantemente in crescita e che dal giorno della sua elezione ha rivestito la carica di Presidente Coico con autorevolezza e successo.
Proprio per questi motivi Dante Teodori, pur condividendo le ragioni che hanno spinto il Presidente del Coico alle dimissioni, invita Bollettini a riflettere fortemente su questa decisione, e chiede la convocazione dell'assemblea generale del Coico, che dovrà respingere le dimissioni e stigmatizzare il comportamento dell'Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto in rifermimento all'iniziativa sopracitata.
Atteggiamenti di esclusione di questo genere non dovrebbero esistere se davvero si vuole creare sul territorio una rete economica fiorente e organizzata, ma la stessa esclusione dal convegno della Regione Marche e dell'Amministrazione Provinciale denota il settarismo e la malafede in cui ha operato l'amministrazione Comunale di San Benedetto in questa occasione.
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20/10/2003
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