Sono tanti gli appassionati della caccia che durante la stagione invernale percorrono i fossi e boschetti dei paesi limitrofi alla ricerca di qualche preda. Questa passione però è sminuita dalle decisoni di Provincia e Regione sul periodo dell'apertura della caccia. Si vociferava infatti durante l'estate, che quest'anno la caccia sarebbe stata aperta dall'inizio di settembre alla fine di febbraio, ma alla fine così non è stato. Anzi il periodo si è ristretto notevolmente da ottobre alla fine di gennaio.

"Durante l'estate questa notizia - ha spiegato il presidente della Federcaccia Fortunato Frontoni - aveva acceso gli animi. Ma siamo rimasti molto delusi di come si è conclusa tutta la vicenda. Ogni anno il periodo di apertura della caccia si restringe e le spese aumentano progressivamente". Senza considerare le spese di cartucce e manutenzione delle armi, fra licenze e abbigliamento ogni cacciatre spende in media ogni anno qualcosa come 500 euro. "Poi non è assolutamente vero che i cacciatori rovinano l'ambiente - ha continuato Frontoni - siamo noi i primi a rammaricarci se l'ambiente viene contaminato perchè anche la selvaggina nè risente molto".