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Intervista a Gianni Clerici

Ascoli Piceno | L'allenatore di Futura96 parla di presente e futuro.

di Pino Capasso

Gianni Clerici, 54 anni, da lustri allena squadre dilettanti. Mai formazioni che militano in campionati professionistici, ma questo solo per sua scelta. Terzino di fascia (lui si definiva difensore buono ndr) da giovane ha militato nella rosa di prima squadra dell'Ascoli Calcio. Poi ha cominciato ad emigrare per altri lidi come Fermana e Grottammare in quarta serie ed altre formazioni per poi fare ritorno ad Ascoli.

Causa infortunio di gioco ha dovuto smettere di giocare per presentarsi, invece, sui campi di calcio nelle vesti d'allenatore. Per dieci anni (ne aveva venti quando ha cominciato ad allenare) ha allenato la Carbon azienda presso la quale oggi, Clerici svolge la sua attività lavorativa. Poi squadre di Seconda, Prima Categoria e Promozione. Attualmente, allena una formazione fermana.

Mister, a Capodarco per allenare la Futura96:
"Un grosso impegno, soprattutto dovuto alle distanze che ci separano. Sono, invece, contento perché capitato in una società quanto mai organizzata. Ciò che mi soddisfa di più, è che finalmente posso fare solo l'allenatore senza che mi siano affidate altre incombenze. Questo, per una squadra dilettante è molto significativo".

Dopo sei gare, siete a due punti dalla capolista Offida. Che significa?
"Significa che stiamo andando bene, ci dice Clerici. La cessione di Agostini alla Jrvs Ascoli e di Mancini al Corridonia, due pedine importanti dello scacchiere non ci hanno, per il momento, creato problemi di sorta come si pensava alla vigilia. Sappiamo che ci sono diverse squadre agguerrite per il salto di categoria e adesso è prematuro fare delle previsioni. Vincerà chi alla fine si dimostrerà più preparato. E' chiaro che la differenza la farà la società meglio organizzata. Noi puntiamo ai play off".

A giorni si apre il calcio mercato. Pensate di avvalervene?
"Non ne vedo la necessità. Dispongo di un gruppo storico di ragazzi che sono una garanzia per impegno e generosità":

Se potesse, cosa cambierebbe nei campionati dilettanti o così detti minori?
"Forse serve una maggiore cultura, da parte degli addetti ai lavori, nel capire le innumerevoli problematiche che angustiano le società. Ci sono molte società in grosse difficoltà economiche e che hanno bisogno di aiuti finanziari. Ciò comporta alle società innumerevoli sacrifici per tenere in vita una squadra di calcio".

Per finire mister, in vetta alla classifica del girone D di prima categoria, c'è l'Offida, una compagine partita con il piede giusto e che sta regalando grosse soddisfazioni ai suoi tifosi. Che significa?
"Non è un caso, ma una realtà che in futuro potrà riservare grosse sorprese. Da quanto mi risulta, siamo di fronte ad una società ben organizzata e per quello che ho già detto penso che l'Offida sarà la sorpresa del girone".

E' solo un gioco di parole. In prospettiva futura, quale futuro augura alla sua Futura96?
"Alla società auguro un futuro radioso. Alla squadra, meritevole di ben altre platee, un pronto riscatto per un immediato ritorno nei campionati che contano".

22/10/2003





        
  



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