Occorre una conferenza dei servizi tra il Comune di Grottammare e quello di San Benedetto del Tronto. E' una soluzione che trova un fondamento oggettivo, al di la di qualsiasi interpretazione o convenienza. Il Comune di Grottammare, nel suo progetto di riqualificazione e ristrutturazione del lungomare, ha adottato uno strumento urbanistico che agevola le imprese del comparto balneare, dando loro delle opportunità che mancano assolutamente a quelle di San Benedetto del Tronto. Non si capisce dunque perché due pesi e due misure!.

San Benedetto del Tronto, deve confrontarsi con Grottammare anche e soprattutto nell'ottica del sistema turistico locale che non può prevedere al suo interno due realtà così vicine e complementari con regole diametralmente opposte. Riteniamo pertanto che vada costituita tale conferenza affinché le opportunità concesse alle imprese della Perla dell'adriatico, siano concesse anche a quelle di San Benedetto del Tronto. Lo spirito della nuova legge quadro sul turismo, è esattamente questo, l'uniformità di un territorio quale offerta complessiva per un turismo dinamico.

Il lungomare di San Benedetto del Tronto, non può (per un campanilismo bieco e anacronistico) essere opposto a quello della vicina Grottammare, così le regole per le imprese di settore diverse. Chi ha la responsabilità di governare una città, deve farlo guardando al futuro e non al passato! Le diverse concessioni ed opportunità sono una forma di concorrenza sleale impedendo alle strutture balneari di competere nel giro di pochi metri allo stesso modo.

Nel ribadire l'esigenza di un dialogo preventivo a progettualità così importanti che a dirla tutta è mancato per colpa di un'amministrazione sorda alle richieste degli operatori, crediamo che sia necessario confermare una protesta per un piano di spiaggia assolutamente fuori luogo.

* Presidente della Confesercenti Provinciale