Sulla stampa di giovedì 23 ottobre sono apparsi due articoli, dall'argomento sicuramente distanti, ma con un elemento in comune, sul quale  vorrei esprimere la mia opinione. Li unisce l'elemento religioso:" Proibita la preghiera prima del pranzo presso la scuola di Rapagnano, e l'assenso della Chiesa austriaca all'istituzione del Casinò".

Si ha l'impressione sia nell'un caso sia nell'altro che i motivi religiosi sono invocati solo per far clamore e per scandalizzare. Oggi si ha una gran voglia di apparire sulle pagine di giornale e certo Giorgio Fiori, promotore del Casinò nella nostra città, non perde occasione per cavalcare il Casinò che gli sta diventando un ottimo "cavallo" pubblicitario.

Dapprima vorrei spendere una riflessione sulla preghierina vietata. Certamente obbligare tanti ragazzi a non pregare, perché uno non si ritrova in una certa invocazione, lascia perplessi e si potrebbe mettere su un Convegno su dove inizia e dove finisce la libertà individuale. Ma attenzione potrebbe anche essere il pretesto per impostare una controversia religiosa e per dare man forte a chi non accetta l'immigrazione. Senza ricorrere a tante proteste, basta saper cogliere l'occasione della presenza di un musulmano e farlo accettare come un modo diverso di credere nello stesso Dio, pregandolo prima del pranzo, senza ricorrere alle solite formule, per ringraziarlo del cibo che elargisce nella stessa maniera a tutti.

In questo modo si prende lo spunto per un insegnamento coordinato e non discriminante, come sicuramente si verificherà dopo tanto clamore.

E che dire della Chiesa austriaca? La prima espressione che mi viene in mente :" E qui casca l'asino", e poi mi son ricordato di "Lucignolo" con quelli che " si lasceranno sfuggire una preziosa opportunità", come scrive Giorgio Fiori e non vorrei far confusione tra quadrupedi. Fa veramente piacere leggere che è "il dio denaro" quello a cui si mira, costi quel che costi. Contro le tante preoccupazioni di ordine morale in genere e i fatti delinquenziali conosciuti un po' dovunque, i fautori del Casinò contrappongono i vantaggi economici e la possibilità di nuovi posti di lavoro.

Caro Fiori il nostro è un modo diverso di concepire la vita e la stessa religione. Preferiamo puntare sulla qualità e non sulla quantità. La "vendita delle indulgenze" ha procurato un gran danno alla Chiesa e ancor oggi " ci si lecca le ferite". Il fatto che la Chiesa austriaca prenda una percentuale per opere umanitarie, non  determina la bontà dell'istituzione dei "Casinos Austria".

Fiori ha veramente un'alta considerazione della Chiesa! O è tutto lecito, purchè si accumuli denaro, magari per opere buone? La mafia si esprime allo stesso modo, e le sue case sono piene di immagini di Santi. Neppure i Sofisti sarebbero stati tanto sofisti. E Machiavelli si sentirebbe uno scolaretto, a margine di simili ragionamenti.

Dov' è allora la strumentalizzazione e l'ipocrisia signor Giorgio? Poiché hai tanto a cuore l'interesse della città e poiché  fai parte di un'Associazione Sindacale dei Commercianti, perché non cerchi soluzioni serie per risolvere il problema dei piccoli commercianti che ogni giorno più, fanno fatica ad andare avanti? Pinocchio va letto per intero, compreso il naso che si allunga alle tante bugie ed anche del "Grillo parlante" che, come tutti quelli che danno buoni consigli, viene sistematicamente preso sistematicamente a martellate.