"Ho seguito con trepidazione il decorso della malattia dell'amico Bruno Di Odoardo. Eravamo consapevoli, come d'altra parte lui stesso, della gravità del male, ma non abbiamo mai smesso di sperare. La notizia della sua morte ci lascia affranti, perché sentiamo l'interruzione di un rapporto di amicizia e di un sodalizio che ci hanno arricchito e trasmesso molto, in termini di umanità, di valori e di dedizione all'impegno disinteressato per il bene comune.

Era leale, onesto e stimato sia per le sue qualità professionali che per la facilità dei suoi rapporti umani, improntati a schiettezza e  semplicità. Nell'emergenza del dopo sisma del '97 l'ho avuto vicino come vice commissario e ho potuto apprezzare la sua instancabile azione per risolvere i problemi concreti, quotidiani, dei sinistrati. Alla fine della scorsa legislatura ha ripreso l'impegno di sindacalista, a livello regionale, nazionale e europeo non ripresendosi alle elezioni regionali. Anche questa decisione testimonia il valore di servizio che assegnava alla politica.