Collaborare ad uno sviluppo comune tra le due sponde dell' Adriatico nei settori della pesca e dell' agricoltura, trasferire conoscenze dall' Italia ai Balcani per allargare i propri mercati con prodotti a marchio Doc provenienti dall' area mediterranea: questi gli scopi di due progetti elaborati da Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, presentati oggi a Portonovo di Ancona.
L' iniziativa, che coinvolge Croazia, Bosnia, Serbia-Montenegro e Albania, rientra nel programma operativo tranfrontaliero adriatico Interreg 3 A della Comunità Europea,  e fa seguito ad un protocollo d' intesa firmato dalle 13 province di Pesaro-Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Chieti, Campobasso, Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto.

Il quadro in cui si inseriscono i due progetti, illustrato dal presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli insieme
all' assessore regionale Marche alla pesca Luciano Agostini,
all' assessore alle attività produttive di Teramo Ernino
D' Agostino e al responsabile del centro studi sullo sviluppo della
Provincia di Pesaro Urbino Giuliano Bertozzini, è quello di una
valorizzazione complessiva dell' area adriatica interessata, in
cui il rapporto col mare e col territorio passi attraverso il
controllo ambientale, la promozione di prodotti di qualità e la
partecipazione allo sviluppo economico delle imprese, delle
istituzioni e dei centri di ricerca.

Il progetto sulla pesca, denominato Oasis e curato da Pietro
Giorgio Tiscar e Mario Cere, ha lo scopo di proporre sistemi
aggiornati non solo per razionalizzare lo sfruttamento delle
risorse ittiche, ma anche per valorizzare il prodotto attraverso
la sua tracciabilità.

Diversificazione dei servizi, integrazione con altri settori economici e diffusione di misure di salvaguardia delle risorse naturali e del patrimonio costiero sono gli altri punti di forza.
Non solo pesca dunque, ma anche maricoltura, industria della
trasformazione, sensibilizzazione del consumatore, parchi marini
e turismo, attività collaterali capaci aggiungere valore al settore, limitando lo sfruttamento ambientale ed incrementando
l' occupazione.

Principi analoghi hanno ispirato anche il secondo progetto "Interural", curato da Francesco Mantino e Mario Montanari.
Oltre a sostenere le risorse locali, mira a introdurre tecniche produttive e metodi di gestione innovativi, a sviluppare sevizi reali per il territorio e accrescere le redditività di ciascuna impresa. Per il progetto Oasis sono previsti finanziamenti poco al di sotto dei cinque milioni di euro; per "Interural" 800mila euro. Entrambi i progetti dovranno però essere accolti sia dai paesi destinatari che
dalla Comunità Europea.

L' incontro si conluderà domani con gli interventi degli esponenti delle Province e delle Regioni che partecipano all' intesa.

Tra i relatori Giuseppe Blasi e Attilio Tripodi, rispettivamente per i settori sviluppo rurale e pesca del ministero delle Politiche Agricole e Forestali.