Don Pio chiede al Premier i soldi per costruire una casa per anziani e bisognosi
San Benedetto del Tronto | Il parroco ha chiesto a Berlusconi di devolvere l'eventuale indennizzo della querela al segretario DS Fassino a favore di un'opera caritatevole locale.
di Melissa Cellini
Ha lasciato molti parrocchiani a bocca aperta Don Pio Costanzo, parroco della chiesa di Cristo Re di Porto d'Ascoli, quando durante l'omelia della messa domenicale ha annunciato di aver scritto al Presidente del Consiglio Berlusconi. Dell'iniziativa del tutto personale del sacerdote non era stato informato neanche il vescovo Mons. Gestori che ha commentato "la responsabilità del gesto è sua ma ogni contributo per realizzare la casa per anziani può essere utile".
La vicenda fa capo al caso Telekom Serbia e alla querela che il Premier avrebbe sporto nei confronti del Segretario dei DS Piero Fassino che lo aveva definito 'burattinaio' della vicenda. Don Pio ha riferito di aver appreso dalla stampa l'intenzione di Berlusconi di voler devolvere i soldi ricavati dall'indennizzo ad opere di beneficenza e di aver così scritto una lettera all'ufficio della Presidenza del Consiglio in cui chiedeva il contributo alla costruzione di una casa di accoglienza per gli anziani e bisognosi. In risposta il sacerdote avrebbe ricevuto una lettera datata 22 settembre e firmata dal capo ufficio della Presidenza Valentino Valentini in cui è scritto ringraziando per l'interessamento che "la richiesta verrà tenuta in considerazione, qualora se ne verificheranno le condizioni".
Non tutti i presenti all'omelia però hanno apprezzato il gesto del parroco e hanno minacciato di andare a seguire la messa domenicale da un'altra parte. Pare non sia piaciuto il fatto che sia stata data per scontata la condanna del Segretario DS, evidente soprattutto dall'incipit della missiva del sacerdote in cui si legge "la somma che l' on. Fassino, dovrà versare per le gravi accuse pubblicamente rivolte contro la sua persona...".
Altri parrocchiani invece hanno preferito smorzare i toni accogliendo benevolmente l'iniziativa di Don Pio proprio perchè a fin di bene. Anche il Vescovo Gestori ha replicato con un sorriso. Il parroco di Cristo Re infatti si dichiara "apolitico" e difende la sua "opera meritoria" volta al bene delle persone anziane e bisognose.
Il sacerdote infatti aveva scritto al Premier che l'opera da realizzare sarebbe a beneficio di coloro "che non hanno colore e non sono mai schierati ma hanno soltanto bisogno di essere amati"; avrebbe inoltre precisato che lui come parroco è "al di fuori degli schieramenti politici".
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06/10/2003
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