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Contro la creazione di una zona economica esclusiva nell'Adriatico

| ROMA - L'On Scaltritti ha presentato oggi una risoluzione alla Commissione Agricoltura della Camera.

Impegnare il Governo ad adoperarsi in tutte le sedi per evitare la creazione, da parte della Croazia, di una zona economica esclusiva nel Mare Adriatico e a perseguire nel semestre di presidenza europeo la preparazione di una efficiente politica della pesca nel Mediterraneo, per un più razionale sfruttamento delle risorse e una corretta competizione tra gli Stati rivieraschi di questo bacino: è quanto ha chiesto l'On. Gianluigi Scaltritti in una risoluzione presentata oggi in Commissione Agricoltura della Camera.

Una zona economica esclusiva andrebbe contro i principi di collaborazione basati sullo spirito del "buon vicinato", e ufficializzati negli accordi stipulati a Barcellona nel 1976, in seno al Consiglio Generale della Pesca nel Mediterraneo (C.G.P.M.); la stessa "Convenzione sul diritto del mare" raccomanda la cooperazione tra Stati costieri limitrofi nell'esercizio dei loro diritti e il coordinamento per un migliore sfruttamento delle risorse ittiche e per la protezione e la preservazione dell'ambiente marino.

"Se la Zona esclusiva di pesca venisse veramente istituita" ha detto il parlamentare sambenedettese "la Croazia si troverebbe ad esercitare diritti di pesca esclusivi su circa i 3/5 del Mare Adriatico, penalizzando fortemente la flotta da pesca italiana che opera in alto mare, mettendo a rischio numerosi posti di lavoro e l'indotto stesso del settore nell'Adriatico, e questa è una situazione che non possiamo tollerare tanto più che la Croazia aspira ad entrare nell'Unione europea. Inoltre molte specie ittiche si riproducono nelle basse e sabbiose coste italiane per poi accrescersi in quelle profonde  balcaniche: una divisione netta quindi determinerebbe anche incalcolabili danni ambientali. Con questa risoluzione intendiamo porre all'attenzione del Governo la gravità del problema, ma nello stesso tempo siamo fiduciosi di un esito positivo della vicenda."

08/10/2003





        
  



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