La seduta del consiglio comunale a San Benedetto, mercoledì 8 ottobre, è iniziata alle 20,30 e si è conclusa alle 02,30: sei ore durante le quali si è discusso, senza esaurirlo, del punto 9 all'ordine del giorno nella precedente riunione, quella di martedì 30 settembre: "variante al Piano Regolatore di Spiaggia (PRS/03) – Adozione ai sensi dell'art. 30 della Legge Regionale n. 34/92". Al momento delle votazioni degli emendamenti, semplicemente, è mancato il numero legale (articolo 78, comma 2 del Testo Unico sugli Enti Locali o "Tuel", legge 267 del 18/8/00): tutti a casa in attesa di nuova convocazione.

Perché la votazione fosse valida la norma del regolamento richiedeva la presenza in aula di 16 consiglieri. Ieri sera erano assenti nella maggioranza i consiglieri Angellotti (An) e Marinangeli (Fi): restavano ancora, nella maggioranza, 16 consiglieri giusti. Ma la norma in questione dispone anche che i presenti non abbiano relazioni di parentela fino al quarto grado con soggetti interessati dai provvedimenti in esame (parenti che siano concessionari di spiaggia) e Galiè (An) e Giudici (Udc) rientravano in questa categoria: da 16 a 14 (l'opposizione, compresi Baiocchi e Rosini aveva lasciato l'aula). Ergo, mancanza del numero legale.

La serata era iniziata con la protesta degli esercenti Fiba (Federazione Italiana Imprese Balneari della Confesercenti) guidata da Giuseppe Ricci, segretario regionale dell'associazione: esposti alcuni striscioni contro le misure previste dalla legge finanziaria 2004 attualmente in esame, poi fatti rimuovere dal presidente del consiglio comunale Giorgio De Vecchis (gli slogan: "Berlusconi: giù le mani dalla spiaggia, no all'aumento del 300% dei canoni demaniali", "Silvio vieni a raccogliere con noi le pepite d'oro").

Poi si è molto discusso. L'opposizione ha contestato l'intero e la parte: da un lato ha negato qualsiasi utilità al piano di spiaggia in esame, dall'altro ne ha sottolineato alcuni punti in particolare. La maggioranza ritiene invece di colmare (quando il piano verrà approvato) una lacuna delle passate amministrazioni.

La successione dei lavori: una prima serie di interventi da parte dei consiglieri (di opposizione e di maggioranza), indi la presentazione e la discussione degli emendamenti, con risposta del funzionario comunale preposto (l'ing. Zampacavallo, direttore del Settore Assetto del Territorio del Comune di San Benedetto) e dell'assessore all'urbanistica Leo Sestri.

Ultimi interventi della serata: sussurri (per il tono di voce: Mauro Calvaresi) e grida (il consigliere Ds Franceschini) e infine, come detto, la mancanza del numero legale al momento della votazione degli emendamenti, preliminare al voto previsto della delibera finale.