Gli interventi dei consiglieri comunali a proposito della variante al Piano di Spiaggia hanno seguito uno schema piuttosto uniforme: l'opposizione ha contestato l'insieme e le parti del provvedimento, mentre la maggioranza ha sottolineato la lacuna delle precedenti amministrazioni, che così verrebbero colmate, rilanciando l'economia locale.

La principale fonte di preoccupazione per la minoranza riguarda la paventata possibilità che il Piano di Spiaggia crei "precedenti" applicabili in altre zone della città: rendendo edificabile la collina in punti attualmente salvaguardati e condonando abusi edilizi compiuti dopo il 1989 (preoccupazione espressa dal capogruppo dei Ds Giovanni Gaspari e da Mauro Calvaresi).

Alcuni punti qualificanti del documento: la realizzazione di una passerella in legno o in cemento, in spiaggia, per tutta la lunghezza della spiaggia; gli interventi sulle spiagge libere; l'estensione della superficie edificabile a disposizione dei concessionari (da 20 a 25 metri); l'estensione ad est  dell'area utilizzabile per attrezzature sportive o impianti di benessere; la praticabilità di eventuali terrazze sul tetto degli chalet; la cura degli alvei dei torrenti.

Il primo a prendere la parola è stato Gaspari: "a chi serve questo piano, isolato dal quadro d'insieme che solo il Piano Regolatore Generale dovrà fornire? E da quale parte della maggioranza proviene, se continuano gli appelli degli uni verso gli altri per migliorarlo ancora? Questo è un provvedimento qualunque per far vedere che qualcosa fate".

Settimio Capriotti, capogruppo Rc, ha invece lamentato che questo documento sia giunto a votazione senza adeguata analisi delle sue parti, ha paventato una vera e propria spaccatura della città che verrebbe determinata da un Piano di Spiaggia approvato prima e indipendentemente dal Piano Regolatore Generale. Ha infine rivolto un appello perché vengano tutelate le spiagge libere, "patrimonio di tutti i cittadini".

Mauro Calvaresi ha sollevato questioni di coerenza. Per esempio: "nel vostro piano di spiaggia si consente di installare tettoie in spiaggia, ritenendo che non siano "volume edificato". Perché allora non dovrebbe essere così anche nel resto della città?".

Franceschini ha difeso le passate amministrazioni, ricordando il periodo del commissariamento del Comune nel 1993 e "l'andirivieni della Finanza e dei Carabinieri presso gli uffici comunali al '93 al '97, per verificare la correttezza di certe operazioni. Motivo per cui non potemmo redigere un Piano Regolatore".

Antimo Di Francesco, capogruppo della Margherita, ha definito "aria fritta" certi punti del Piano, per esempio quelli riguardanti la spiaggia nella parte più a sud della città.

Paolo Forlì, capogruppo di Forza Italia, ha fornito le prime risposte alle preoccupazioni della minoranza, rivendicando l'unità del centrodestra e le corrispondenti divisioni nell'opposizione "non appena si discute di provvedimenti importanti. In questo caso provvedimenti per rilanciare l'economia, con un piano che favorisce il ceto produttivo della città".

Augusto Evangelisti (Fi) ha parlato del Piano di Spiaggia come di un ulteriore segno del "ristabilito dialogo dell'Amministrazione con i cittadini e i quartieri"; Nico (Udc) ha spiegato che "non si poteva attendere il Piano regolatore generale. Dovevamo dare un impulso al turismo".

Galiè (An) ha rivolto un appello ai suoi colleghi della maggioranza per migliorare ulteriormente il progetto. Per esempio attraverso l'allargamento delle cabine per ospitare depositi, prevedendo celle frigorifere ed altre strutture a servizio degli stabilimenti, e un piano particolareggiato d'iniziativa pubblica sugli stabilimenti "storici".

L'assessore all'urbanistica Sestri ha spiegato che con la variante al Piano di Spiaggia si sono voluti curare i servizi turistici più che aumentare le volumetrie. Ha quindi negato che con questo si voglia procedere al condono di abusi edilizi ed ha espresso la sua delusione per la mancanza di proposte da parte dell'opposizione (punto prontamente ribattuto da Gaspari: "sta a voi governare!").

Ascoltati tutti gli interventi il sindaco Martinelli ha parlato di una variante che "concede tutto ciò che poteva essere concesso" e di un "piano equilibrato, adottato con grande trasparenza, per il bene dell'economia e di tutta la città".