Proteste in strada in via Tronto: gli abitanti aspettano da anni le opere di urbanizzazione
San Benedetto del Tronto | Nell'attesa uno dei costruttori che operano in quella zona ha recintato un'area, di sua proprietà, destinata a verde pubblico
In più punti di San Benedetto spuntano come funghi cantieri edili e nuove palazzine. La città si sviluppa, gli spazi si restringono e non sempre, problema annoso, seguono di pari passo le necessarie opere di urbanizzazione. È il caso di via Tronto, fino all'incrocio con via Foglia (che poi diventa via Musone), al confine tra i quartieri Ragnola e Porto d'Ascoli Centro, zona in cui oggi pomeriggio (mercoledì 5 novembre) si è svolta intorno alle 3 una manifestazione di protesta da parte degli abitanti, dopo che la classica goccia ha fatto traboccare il vaso dei disagi. Con tanto di cartello: "Basta abusi!". E alla fine è giunto anche l'assessore ai lavori pubblici (con delega ai quartieri) Ruggero Latini, che ha ricordato i termini della vicenda e promesso una rapida soluzione del problema.
La goccia, nella fattispecie, sono stati i muretti di recinzione a due terreni (per complessivi 900 metri quadrati), iniziati a costruire da pochi giorni dall'impresa edile "Adriapark Spa", che opera in quella zona ed è proprietaria dell'area, "oggetto del desiderio" da parte degli abitanti, perché secondo il Piano Regolatore attualmente vigente (quello approvato nel 1990 dalla Giunta Cameli) l'area risulta "area verde" da espropriare.
Gli abitanti attendono sin dal loro primo insediamento in quella zona (1986) che su quei 900 metri quadrati vengano realizzate opere di urbanizzazione: allargamento di via Tronto, parcheggi, verde pubblico.
D'altra parte, che l'intervento della Adriapark fosse legale era stato stabilito già lunedì scorso (3 novembre) dai vigili urbani e dai tecnici del Comune, chiamati ad intervenire. I termini per procedere all'esproprio, infatti, sono scaduti nel 1995 e non importa che possano essere riaperti in qualsiasi momento.
Fin qui, dunque, gli abitanti hanno sopportato i disagi derivanti dalla costruzione di svariate palazzine e sopportano ogni settimana lo stravolgimento della viabilità derivante dalla presenza del mercato del sabato in via Maffei (strada parallela a via Tronto). Passaggi di ambulanze o vigili del fuoco il sabato mattina nemmeno parlarne.
La protesta è stata portata in Comune nel pomeriggio di lunedì 3 novembre dai presidenti dei due comitati di quartiere (Leo Capecci per Ragnola, Giorgio Panichi Porto d'Ascoli), i quali si sono detti soddisfatti dalle prime risposte ottenute da parte dell'Amministrazione (oltre a Latini, se ne sono occupati l'assessore all'urbanistica Sestri e lo stesso sindaco Martinelli).
L'Amministrazione ha infatti ottenuto il blocco immediato dei lavori di recinzione, in attesa di accordi (dati per imminenti) per la soluzione definitiva di questo annoso problema, mediante esproprio delle aree (il costo si aggirerebbe intorno ai 160 mila euro) o intesa con la Adriapark, per la realizzazione della "triplice incompiuta": allargamento della strada, parcheggi, verde.
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05/11/2003
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