La sabbia dragata e depositata a nord del porto di San Benedetto è stata in buona parte erosa dalle mareggiate di questi giorni. Per questo i consiglieri d'opposizione Capriotti (RC) e Gaspari (DS) avevano accusato l'Amministrazione di ignavia, ovvero di non aver provveduto al ripascimento della spiaggia con quella sabbia ora andata persa.

In merito risponde l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Poli, che adduce ritardi da parte di altri enti. In primis: "l'Amministrazione Comunale, a tutt'oggi, è ancora in attesa delle risultanze relative alle analisi di caratterizzazione delle sabbie da ripascere, analisi effettuate dall'ARPAM. Infatti è necessario, prima di effettuare qualsivoglia intervento legato al ripascimento, accertare la compatibilità chimica, fisica e biologica delle sabbie da rinascere".

In secondis: "inoltre, prima dell'avvio dell'intervento sarà necessario ottenere l'autorizzazione Regionale, la cui richiesta è già pronta, ma deve essere corredata dai dati analitici delle analisi. Solo a completamento dell'iter tecnico amministrativo sarà possibile avviare le procedure di gara eventuali per effettuare il ripascimento vero e proprio".

In finale: "non è assolutamente vero che sono andati in fumo 150.000 euro stanziati dalla Regione per il dragaggio del porto e il successivo ripascimento, in quanto tale finanziamento è ancora attivo e sarà necessario non solo per completare l'attuale ripascimento ma anche per il successivo, conseguente al dragaggio completo dell'imboccatura portuale. In merito a tale intervento occorre precisare che l'Amministrazione Comunale è ancora in attesa degli elaborati del GENCIMAR [il Genio Civile Marittimo, n.d.r.] di Ancona per pianificare l'ulteriore campagna di sondaggi da effettuarsi in mare, al fine di caratterizzare le sabbie ancora da dragare".