La vicenda della Co.Po.P. avanza a piccoli passi verso una soluzione. L'azienda è in liquidazione da alcuni mesi e i commissari ministeriali (avvocati Ranocchiaro e Abrignani e dott. Franguelli) hanno completato le loro consultazioni con i soggetti interessati a rilevarla. Nei prossimi giorni partiranno quindi le lettere raccomandate con le quali i commissari chiederanno ai sei imprenditori (o cordate di imprenditori) che fin qui si sono fatti avanti, di formulare le rispettive offerte.

Ricordiamo che la formula di assegnazione della Co.Po.P. prevede 18 mesi di affitto della cooperativa, con obbligo di acquisto alla scadenza, dietro versamento di una "sorta di fidejussione" di circa 5 milioni di euro, proprio a garanzia dell'obbligo dell'acquisto. Ma la decisione da parte dei commissari non avverrà prima di un mese, poiché dopo che i sei soggetti avranno ricevuto le lettere, verranno concesse due o tre settimane per elaborare offerte e piani industriali.

Intanto i sindacati sono di nuovo sul piede di guerra per il pagamento degli stipendi. Gli arretrati riguardano i mesi di settembre e ottobre e la richiesta che è stata formulata proprio questo pomeriggio (lunedì 10 novembre) riguarda almeno la prima mensilità.

L'incontro, che è avvenuto alle 15 tra Cgil Cisl e Uil e i rappresentanti della Promarche (al momento l'interlocutore ufficiale, stante il pre-contratto di affitto che era entrato in vigore tra quest'ultima e la Co.Po.P) è stato definito "interlocutorio" dai sindacati: la Promarche offre il pagamento del mese di ottobre, per la precisione dal 20 ottobre, data della riassunzione dei lavoratori che precedentemente erano stati messi in mobilità. Per il pagamento della mensilità di settembre, invece, la Promarche non intende procedere se i commissari non daranno garanzie sul fatto che a gestire la Co.Po.P. in futuro sarà proprio la Promarche.

Di fronte a questa alternativa i sindacati hanno immediatamente protestato con i commissari ministeriali, pure presenti, ed hanno chiesto a questi ultimi un incontro ufficiale per risolvere il problema degli stipendi arretrati. C'è la possibilità della ripresa di forme di lotta: domani, martedì 11 novembre, si svolgeranno infatti due assemblee tra i sindacati e i lavoratori, dalle 13 alle 14 e poi dalle 14 alle 15 (affinché possano essere coinvolti i lavoratori di entrambi i turni di lavoro).