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San Martino di padre in figlio

Grottammare | Intervista a uno dei commercianti più anziani presenti alla fiera.

di Igor Vita

Nel roboante brulicare di persone, tra la confusione, le luci e gli odori caratteristici della Fiera di San Martino, incontriamo i fratelli Orfeo ed Amedeo Ottaviani, i commercianti più anziani e presenti della tradizione fieristica. Vendono solo i famosi Torrone e Salame di fichi, ma lo fanno da sempre. Ci accoglie Amedeo, pronto a rispondere a qualche domanda.

A quando risale la vostra prima fiera di San Martino?
I nostri bisnonni sono presenti da centinaia di anni, io sono qui da sessant'anni, accompagnavo mio padre fin da bambino. L'ombrellone che utilizziamo avrà duecent'anni, è tutto rovinato ma è il nostro orgoglio. Lo apriamo una volta all'anno!

Ha dei figli o parenti che porteranno avanti il suo banco?
Eh no, è difficile, credo che finirà con noi, anche perché non si trovano più gli ingredienti genuini. Una volta in campagna si preparavano questi fichi essiccandoli al sole, mentre adesso si utilizzano i forni. Il fico rimane secco dentro e morbido fuori, quindi l'impasto non lega più bene con le mandorle. Il prodotto purtroppo va a diminuire anno dopo anno. (n.d.r. A questa risposta interviene un parente sostenendo che i nipoti si stanno appassionando e continueranno la loro storia)

Le persone apprezzano ancora i prodotti tipici della tradizione?
Come no, c'è gente che viene da decine di anni e cerca il famoso ombrellone che ormai è un punto di riferimento.

Più i giovani o gli adulti?
Beh più gli anziani. I giovani vengono e mi raccontano che i genitori o i nonni erano soliti portare a casa il mio torrone di fichi.

Ricorda qualcosa del primo San Martino a cui ha partecipato? Quali sono le differenze tra la Fiera di una volta e quella odierna?
Eh, come no! Cinquant'anni fa avevamo il banco davanti l'albergo Roma. La mia impressione è che una volta fosse più organizzata. Adesso è quasi tutto un fischietto, ci sono lampadari vicini al formaggio, mentre prima ogni via era dedicata ad un settore specifico: ferramenta, calzature, abbigliamento. Le persone sapevano dove andare a trovare quello che cercavano.

Preferisce la Fiera di uno o più giorni?
Forse preferisco un solo giorno perché le persone tendono a rimandare la loro passeggiata all'ultimo momento e poi va a finire che non vengono per niente. Meglio non dividere la festa.

Ha anche una sua attività oltre al banco?
Io sono un pensionato, avevo un negozio di elettrodomestici. Il torrone è un'attività a tempo perso.

Quindi chi vuole il suo Torrone di fichi può trovarlo solo qui?
La nostra non è un'attività: i nostri prodotti sono esclusivamente preparati in occasione della Fiera di San Martino per portare avanti una tradizione. Non è un vero e proprio mestiere. La Fiera e basta!

 Perché viene da sempre alla Fiera?
E' una tradizione, ricordo mio padre, mio nonno, fin da sempre. Nonostante io sia di Monsampolo non potrei stare senza venire qui. Faccio dei sacrifici per preparare i miei prodotti, si tratta di un lavoro che richiede moltissimo tempo. Adesso che sono in pensione ci metto tutta la mia passione.

Alla fine dell'intervista il signor Amedeo mi regala uno dei suoi torroni e, sotto suo consiglio, lo accompagnerò con un bicchiere del nostro saporito vino novello.

12/11/2003





        
  



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