Immediato intervento della Regione per la Sacomar, conceria di Fermo: la conferenza dei presidenti del Consiglio regionale ha concordato infatti su una risoluzione, che è stata firmata da tutti i capigruppo consiliari. All'incontro con una delegazione della rsu hanno partecipato anche i presidenti Vito D'Ambrosio e Luigi Minardi.

Nella risoluzione, dopo aver espresso solidarietà ai lavoratori,  si dice che si impegna la giunta regionale ad attivare tutte le iniziative e incontri per dare risposte concrete sia per affrontare "la situazione contingente, che per soluzioni che possano scongiurare la perdita dei posti di lavoro".E, nel merito degli interventi attivabili, è intervenuto l'assessore Ugo Ascoli, che ha detto che verrà dato immediatamente parere favorevole alla richiesta di cassa integrazione straordinaria: intanto per 12 mesi ed eventualmente per altri 6.

Ma, questo che è stato considerato un "passo per la sopravvivenza" sarà accompagnato dall'istituzione di un tavolo di concertazione al quale siederanno tutti gli attori e che dovrà fornire la "rimessa in moto dell'azienda" e , ha precisato Ascoli, se non dovesse riuscire, "iniziative per ricollocare i lavoratori, favorendo la mobilità." La situazione dell'azienda fermana era stata illustrata dal rappresentante della rsu Giancarlo Frizzo, che ha raccontato come i dipendenti – 90, oggi, ma 150 nel 2002 – vengono da una situazione già difficile, con 52 settimane di cassa integrazione ordinaria alle spalle.

Frizzo ha anche sottolineato alcune peculiarità dell'azienda, che ha bisogno, ad esempio, di manutenzioni particolari, tenuto presente che si tratta di una conceria con impianti contro l'inquinamento che vanno seguiti. La più grande azienda della zona, seconda solo alla ASL n. 11, una azienda storica, che è nata nel 1956, ha ricordato il sindacalista Carlo Malagnino, che ha detto che esisterebbe una ditta interessata a subentrare e disponibile a garantire 5 anni di stipendi. Nella risoluzione approvata si fa riferimento alle difficoltà del settore delle calzature-pelletterie, che ha già provocato la crisi in alcune aziende. Soddisfazione è stata espressa dalla delegazione dei lavoratori.