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Obiettivo salute mentale

| ANCONA - Le Marche sopra la media nazionale negli standard qualitativi e assistenziali.

Il progetto, varato dalla giunta nell'ambito del nuovo Piano sanitario regionale, passa ora all'esame del Consiglio per la definitiva approvazione.

Quando si parla del tema della "salute mentale", spesso si pensa  al nodo problematico del superamento degli ospedali psichiatrici. Nella nostra regione , con la collocazione nel 1999 degli ultimi ospiti nelle specifiche strutture, tutte esterne alle aree ex manicomiali,  tale processo si è definitivamente concluso. 
Il Progetto Obiettivo- Salute mentale 2004-2006, recentemente varato dalla Giunta regionale e presentato per la definitiva approvazione di competenza al Consiglio, come previsto dal Piano Sanitario regionale, si rivolge non solo ai  30 mila malati mentali che vengono seguiti costantemente dai Dipartimenti di Salute Mentale nelle Marche, ma si pone concretamente l'obiettivo di focalizzare l'attenzione sulla prevenzione e sulla riduzione della cronicizzazione.


L'analisi dei dati del sistema informativo (S.I.S.P.) ha messo in evidenza alcuni aspetti identificativi della Salute mentale nelle Marche.  Circa le situazioni socio-lavorative,  il 74.7% dei malati è in condizione non professionale e pensionati; il 12.5% sono operai, il 6% sono lavoratori autonomi, il 4,5% impiegati e pochissimi nei ruoli dirigenziali ( 1.8%) Rispetto all'indice di istruzione esiste un'alta percentuale,  quasi il 30%,  di scolarità medio-bassa mentre il 24 % ha un diploma di scuola media superiore e il 4% la laurea.

 L'età è un altro dato significativo: solo il 7% è al di sotto dei 25 anni. Il 17% sono malati sopra i 64 anni, mentre il 26% è compreso nella fascia trai 35 e i 44 anni. Le femmine più dei maschi sono soggette alle patologie mentali che nelle Marche riguardano principalmente le nevrosi depressive ( 28.4%) e le psicosi schizofreniche ( 27.9%).

Una parte del progetto è dedicata anche alle strutture realizzate negli ultimi anni che collocano questa regione a livelli medio alti nel panorama nazionale, nonostante alcuni punti critici come la carenza di personale in alcuni settore e la non omogeneità delle strutture nella distribuzione su tutto il territorio regionale. Comunque, sono presenti 896 operatori tra psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali etc..   

" Le Marche stanno in buona posizione a livello nazionale.- ha detto l'Assessore regionale alla Sanità Augusto Melappioni- Puntiamo soprattutto a promuovere la salute mentale in tutte le età attraverso programmi di prevenzione primaria e secondaria. Tra gli obiettivi c'è quello di  ridurre le conseguenze disabilitanti della malattia con interventi mirati alla ricostruzione del tessuto affettivo, relazionale e sociale delle persone affette da disturbi mentali. La migliore qualità della vita dei pazienti vuole anche dire supportare e collaborare con le famiglie,  costruendo con loro percorsi riabilitativo-terapeutici, grazie anche ai programmi definiti "servizi sollievo".

Il disturbo mentale grave, pur rimanendo una priorità del progetto, lascia il dovuto spazio  anche alla   promozione di atteggiamenti collaborativi verso la malattia mentale, rimuovendo i pregiudizi e diffondendo atteggiamenti di maggiore solidarietà, sempre nell'ambito della prevenzione del disagio psichico. "

Il testo del Progetto Obiettivo, che rappresenta il risultato di un elaborazione congiunta tra l'Assessorato alla Sanità e quello delle  Politiche sociali,  ha ricevuto il parere positivo della Consulta regionale sulla salute mentale.

Quindi, un progetto  molto articolato e complesso che si propone non solo di migliorare le funzioni e i compiti dei DSM,  di fornire indicazione gestionali tramite linee guida regionali, ma anche di attivare azioni specifiche  per migliorare complessivamente e in maniera omogenea sul territorio l'assistenza nel settore, anche attraverso l'informatizzazione dei Servizi  e sperimentazioni di nuove strutture per completare il percorso assistenziale.

22/11/2003





        
  



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