E' con stupore e fortissima preoccupazione, che riceviamo l'ordinanza n.204 del 24 Novembre 2003, con la quale il Sindaco del Comune di Grottammare Luigi Merli, dispone la deroga all'apertura domenicale del 30 Novembre.

Nell'ordinanza, si evince che l'autorizzazione all'apertura, è stata data su richiesta dalla g.d.o (grande distribuzione organizzata); infatti l'ordinanza dice:"vista la richiesta di titolari di alcune importanti attività commerciali esistenti sul territorio"  (e il confronto con le associazioni di categoria?).

Il recupero in sostituzione del 15 agosto è un palliativo considerato che a Grottammare, diversamente da San Benedetto del Tronto, si poteva stare aperti.
L'ordinanza, cozza con la legge Bersani d.lgs 114/98, nonché con la legge regionale n.26 del 99 modificata dalla legge 19/2002, che vieta categoricamente l'apertura dei negozi commerciali al di fuori delle festività calendarizzate e già usufruite (massimo 24 giornate + 8 per i centri storici).

Tale calendario, era stato concertato nel  Novembre 2002 (ordinanza n.46 dell'8 Aprile 2003 emanata dell'allora sindaco Massimo Rossi), sentite le associazioni sindacali, di categoria e dei consumatori.

La nostra protesta sarà durissima poiché il favore alla grossa distribuzione è palese, e quindi rende tale ordinanza ancora più grave e preoccupante considerato che non esiste un progetto per la città  che possa sostenere eventuali modifiche alle aperture domenicali.

Al danno, la beffa, infatti dall'ordinanza, non si evince "…sentite le organizzazioni sindacali di categoria", come previsto dalla legge.
Ci meraviglia che una neo amministrazione, prenda spunti negativi da San Benedetto del Tronto. Questo atteggiamento non tutela gli interessi dei piccoli commercianti.
Allora ci chiediamo, quali democratici strumenti usa l'amministrazione per confrontarsi con le associazioni?