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La visita del vice presidente del Senato Calderoli e la presentazione delle "Donne del Piceno"

San Benedetto del Tronto | Iniziativa della sezione della Lega Nord di San Benedetto, guidata dal consigliere comunale Vincenzo Rosini

di Giovanni Desideri

Grande sfoggio di cravatte e fazzoletti verdi oggi pomeriggio (sabato 29 novembre) presso l'aula consiliare del Comune di San Benedetto, per l'incontro tra il vice presidente del Senato Roberto Calderoli (Lega Nord) e i locali simpatizzanti del partito. Invero non pochi, certamente più di un centinaio.

L'incontro, iniziato alle 17,30, è stato organizzato da Vincenzo Rosini, consigliere comunale della Lega. Vi hanno preso parte anche l'avvocato Luca Rodolfo Paolini, segretario regionale del partito e Vincenzo Spavone, presidente della Ge.se.f. ("Genitori Separati dai Figli", a seguito di separazione coniugale o divorzio o altro provvedimento giudiziaro).

Contestualmente è stata presentata la sezione locale delle "Donne Padane" (rappresentate quest'oggi da Clara Modena, socia fondatrice dell'associazione e da Laura Molteni, consigliera comunale di Milano): le "Donne del Piceno", coordinate da Virginia D'Angelo. Lo scopo dell'associazione è quello di "difendere gli interessi morali ed economici delle Donne Padane e tutelare la famiglia in quanto portatrice di ruoli e valori fondamentali".

Né è mancato un breve saluto tra Calderoli e il senatore Amedeo Ciccanti (Udc), dopo la specie di sfida degli ultimi giorni lanciata da Rosini nei confronti dello stesso Ciccanti, nel corso di una polemica a distanza su questioni di politica locale.

Nel suo intervento il senatore Calderoli ha parlato di politica nazionale, naturalmente con particolare riferimento alla Lega: "durante il primo anno dalle elezioni i patti con  i nostri alleati di governo sono stati rispettati. Poi, a partire dalla sconfitta elettorale alle provinciali di Roma, Alleanza Nazionale ha iniziato ad accusarci per il nostro "Roma ladrona". Ma i romani stessi hanno capito che ce l'avevamo con la classe politica e non con i romani in quanto tali".

Ancora: "la nostra azione di governo è ispirata alle riforme, per esempio in materia di immigrazione, contro i clandestini. Abbiamo formulato recentemente la proposta di controllare i loro spostamenti sul nostro territorio attraverso braccialetti elettronici. E maggiore rigidità ci vuole anche contro le sostanze stupefacenti: sono rimasto allibito venendo a sapere che un senatore a vita eletto da poco, Emilio Colombo, ne faceva uso".

Sul voto agli immigrati: "non sono d'accordo con la proposta di Fini di concedere il voto amministrativo agli immigrati. Da quando Fini ha fatto quella proposta c'è una ressa di esponenti di AN intorno alla Lega, in segno di apprezzamento della nostra maggiore coerenza". (Chissà cosa devono aver pensato Pasqualino Piunti o Giorgio De Vecchis, rispettivamente vice sindaco e presidente del Consiglio Comunale di San Benedetto, entrambi esponenti di AN, entrambi presenti all'incontro)

Le affermazioni più forti: "da anni avevamo segnalato che molte moschee erano nascondiglio di kamikaze, le recenti indagini e il fatto stesso che l'imam di Carmagnola sia stato espulso dall'Italia ci hanno dato ragione. Al contrario che all'Aquila, al nord il crocifisso lo diamo in testa a chi vuole toglierlo dalle scuole!".

Infine sulle pensioni: "le abbiamo aumentate ma ora dobbiamo metterci mano. È assolutamente inevitabile. Le persone dovranno lavorare per più anni per far sì che il sistema regga. Poi si devono scovare i furbi: l'alto tasso di pensioni di invalidità che si concentrano in certe zone d'Italia, come la Calabria o la Sardegna".

29/11/2003





        
  



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