Se il Sindaco di Ascoli Piero Celani seguisse con maggiore attenzione la stampa si sarebbe accorto che sono intervenuto in passato altre volte sulla questione di Fermo Provincia. Premesso che questa delicatissima vicenda non può essere liquidata con poche battute, voglio precisare che le dichiarazioni rilasciate dal sottoscritto ad un quotidiano locale, che sta realizzando una serie di inchieste, erano più articolate rispetto a quanto riportato.

Può capitare che cio' accada quando si ricevono domande veloci e si è costretti  a dare risposte altrettanto velocemente. Evito di replicare a Celani sulla battuta della permanenza della scena politica, dal momento che l'inizio della mia attività politica (vivaddio la politica si può fare anche senza stare sui giornali o senza ricoprire ruoli istituzionali e dirigenziali) risale all'epoca in cui Forza Italia ancora non esisteva.

Per tornare al merito della Provincia di Fermo chiarisco il senso delle mie dichiarazioni. Non vi è dubbio che sulla questione si siano creati due schieramenti trasversali come è normale che si verifichi quando, oltre a discutere serenamente e pacatamente di un problema, ci si lascia prendere la mano dal campanile. Due schieramenti trasversali che partono dal territorio ed arrivano fino a Roma, ovvero al Parlamento.

Sulle responsabilità del passato ritengo, senza voler addossare le colpe ad una parte politica  specifica, che la questione sia stata sottovalutata. Tuttavia, è innegabile, come ha giustamente sottolineato il segretario dell'Unità di Base Ds di Ascoli Nazzareno Firmani, che le iniziative realizzate dal Sindaco Celani per scongiurare la nascita della Provincia di Fermo (riportate in maniera articolata e puntigliosa nella replica alle mie dichiarazioni) abbiano messo in evidenza una sostanziale debolezza e scarsa capacità di incidere sulle decisioni di un Governo che è dello stesso colore politico della Giunta Comunale di Ascoli.

Perché, pur non negando che i Democratici di Sinistra non siano immuni da responsabilità su questa vicenda (anche io non condivido affatto l'intervento di Violante, che avrebbe fatto meglio a lasciare libertà di voto), ritengo che chi governa abbia maggiori responsabilità di chi è all'opposizione. D'altronde se non ci fosse stata la copertura finanziaria il voto sarebbe stato diverso e mi pare che chi ha fatto carte false, raschiando tutti i fondi pensione possibili e immaginabili e l'otto per mille, sia stato per il Governo il Ministro Giovanardi.

Se non ci fosse stata la decisione del Governo di istituire le nuove Province (uno dei diversi punti dello scellerato accordo elettorale stretto da Berlusconi e Bossi, primo firmatario della proposta di legge per Monza Provincia, fatto che Celani non potrà certamente negare) credo che l'opposizione avrebbe potuto fare ben poco. Quando parlo di strategia dilatoria e modo bestiale di governare mi riferisco ovviamente al Governo nazionale, dove molti esponenti pensano probabilmente che la presente legislatura debba durare all'infinito e non cinque anni.

Lo si  deduce dalla riforma sulle pensioni (che entrerà in vigore nel 2008), dalla proposta di riforma della Costituzione (che dovrebbe essere operativa a partire dal 2011) e dalla decisione sulle nuove Province che verranno istituite nel 2009. Creando tra l'altro su questo ultimo punto i presupposti di una convivenza tra Presidente della Provincia di Ascoli e Commissario della Provincia di Fermo, nella delicata fase di transizione, che è facile prevedere a dir poco problematica per usare un eufemismo. Cosa altro è questo se non un modo di governare dilatorio e demagogico?

                                                                                                        *Segretario Ds San Benedetto