Lo zucchero in fondo alla tazzina...
| CATANIA - Considerazioni semiserie sulle gesta dolciamare dell'Ascoli Calcio-
di Federica Poli
La trasferta dell'Ascoli oggi è una delle più difficili, la Sicilia terra acre e dagli afrori agrumati è distante anni luce dalle amene colline picene e l'idea che i nostri campioni, in un periodo non facile come questo, debbano salire su un aereo ci fa stare un po' preoccupati.
Per non parlare dell'uragano Gaucci che è ovunque, ieri sera si è addirittura abbattuto sul programma di Panariello e ci è mancato poco che non rubasse il posto al comico toscano. Voci di corridoio (?) ci riferiscono che stia aspettando solo di firmare il contratto con la Rai per la conduzione del format del sabato sera "Patron Luciano e tre". Eh sì, il big Luciano (non Pavarotti) ha le mani in pasta dovunque, per intenderci, nell'epoca del conflitto di interessi, è arrivato ad avere tre squadre di calcio nel campionato professionisti. La Samb in C, il Catania in B e il Perugia in A. Se glielo chiedi risponde col sorriso sornione e la vocina in falsetto (quella con cui di solito si canta Anima Mia) che "il Perugia è di mio figlio non siamo la stessa persona!". Ha ragione, Patron, d'altronde lei è abituato ad averla, qualsiasi cosa succeda!
Oggi però, malgrado la naturale simpatia (?) che può suscitare, è un nemico e come tale va annientato (in senso figurato ovviamente). Il suo (?) o di suo figlio? O di suo fratello? No, di sua moglie? Vabbè il Catania affronta il mio Ascoli e qualcosa mi dice che lei tiferà per i rossoblù
I bianconeri scendono in campo un po' mutati nell'assetto difensivo, infatti notiamo la presenza di Martinelli a destra, il gioiellino "sò de Roma" Savini a sinistra e centrali Inox Brevi e Patagarru De Martis. Il centrocampo annovera Pippo Antonelli Agomeri a destra, Giorgino La Vista a sinistra e centrali Daniele Bellicapelli Speranza e il Capitan Fontana. Lì davanti Robertone Sosa e l'indiavolato, irraggiungibile Joao Inacio Batista Pià (ahia, no non sono quattro attaccanti Pià è uno solo ma ne vale dieci! E smettetela di dire che è il mio preferito!). E Fabietto? Cavallopazzo fuori? E ora chi ci fa divertire? Mister, mi prometta che lo farà entrare nel secondo tempo altrimenti me ne vado. (si fa per dire, naturalmente).
Calcio d'inizio. I bianconeri sono davvero pungenti sulla fascia sinistra con il gioiellino di difesa Savini che scorrazza insieme a Giorgino La Vista che addirittura prende un palo, anzi, dirò di più anche Robertone sfiora la traversa.
Pare maturo il gol e, quindi, eccolo palla a terra (Terra) e fuori uso Micillo! 1 a 0.
Oggi la prima ammonizione in difesa spetta a Massimetto patagarru De Martis perché negli spogliatoi si è ribellato Savini che ha preteso l'estrazione a sorte del primo ammonito stanco di essere sempre lui "l'uomo cartellino giallo". Per la pace in famiglia poi, tutta la difesa si immola per la causa.
Secondo tempo, come era auspicabile per divertirsi un po', fuori Savini (il più buono oggi) con problemi all'adduttore (?) e dentro Cavallopazzo. Da ora in poi in tutte le occasioni di rissa, errori, parapiglia e quantaltro possa accadere nella gara lui sarà presente per cui non ve lo citerò neanche, sappiate che comunque lui c'è. D'altronde è o non è "l'uomo dappertutto"?
Tra Squizzi e lazzi giungiamo alla metà del secondo tempo ma nulla e nessuno riesce a sbloccare il risultato dal vantaggio di misura del Catania, intanto Fontana (ripreso dalle telecamere) dà una bella toccatina all'adduttore (?) di Del Vecchio (che porti fortuna?).
Assalto a Fort Alamo a cui partecipa anche Emanuele Tatanka Ferraro ma il risultato è sempre lo stesso ormai siamo quasi rassegnati alla prima sconfitta dell'era Ammazzalorso quando quatto quatto Gigi Martinelli si guadagna una punizione dal limite (n.b. ultimo minuto di recupero).
Capitan Fontana si posiziona sulla palla e mette a segno l'uppercut del 1 a 1. Festeggiamenti a go go e chi rimane senza maglia? No, non il goleador, ma lui "l'uomo dappertutto", talmente si è immedesimato che si è addirittura sfilato la casacca esultando manco avesse segnato lui un gol in rovesciata o di tacco. Ma Fabio è così, è l'eccesso fatto persona.
Questo gol, per capirci, è come lo zucchero che rimane in fondo alla tazzina dopo aver bevuto il caffè: è una slurpata di dolcezza!
Ci dispiace Patron Gaucci, ma cosa possiamo farci noi se l'arbitro ha concesso addirittura 3 minuti di recupero?
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30/11/2003
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