Convegno scientifico "(im)migrazioni, trasformazioni, mutamenti sociali"
| MACERATA - Presso l'Università il 6 e 7 novembre saranno presenti alcuni tra i più importanti studiosi del fenomeno.
Da alcuni anni, nelle Marche, il fenomeno dell'immigrazione ha raggiunto proporzioni talmente significative da superare la media nazionale per numero di presenze ed incidenze nelle dinamiche del mercato del lavoro. I flussi migratori non si sono modificati solo sul piano quantitativo o sul piano della differenziazione dei paesi interessati, ma hanno assunto connotati complessi e originali, tali da poter essere solo parzialmente ricondotti alle vecchie esperienze.
Un fenomeno quindi ancora da approfondire nei suoi diversi aspetti e che sarà analizzato in due giorni , il 6 e 7 novembre , a Macerata nel convegno scientifico "(im)migrazioni, trasformazioni, mutamenti sociali" promosso dall' Università degli Studi di Macerata- Facoltà di Scienze Politiche, in collaborazione con la Regione Marche, la Provincia e il Comune di Macerata e che si svolgerà presso l'Auditorium Banca delle Marche- P.zza Matteo Ricci. Al quale prenderanno parte alcuni tra i più importanti studiosi del fenomeno a livello nazionale e internazionale, i rappresentanti delle Istituzioni, della politica delle forze sociali e dell'associazionismo.
Tra gli altri sono in programma gli interventi di Rosy Bindi e del cardinale Ersilio Tonini. Vi prenderanno parte anche il presidente della giunta regionale Vito D'Ambrosio e gli assessori regionali all'immigrazione Ugo Ascoli, ai servizi sociali, Marcello Secchiaroli, alla cooperazione internazionale, Giulio Silenzi. Come è spiegato nell'opuscolo introduttivo del programma dei lavori, l'immigrazione è un fatto sociale di enorme rilievo: scompagina e frantuma scenari, ne costruisce di nuovi. E appare davvero il nodo dove si incontrano le filiere su cui si costruirà la società di domani, per le sue implicazioni trasversali e molteplici sul piano dell'integrazione e della rappresentanza sociale, del mercato del lavoro e del welfare, delle relazioni culturali e religiose, degli atteggiamenti dell'opinioni pubblica, della sicurezza e della convivenza.
L'accelerazione dei processi di integrazione internazionale dell'ultimo ventennio ha evidenziato cambiamenti rilevanti nel fenomeno in quanto tale e negli effetti che esso determina nelle società contemporanee. Inoltre, le divaricazioni crescenti tra aree avanzate e aree in via di sviluppo fanno pensare che tali fenomeni non possano essere considerati semplici aspetti congiunturali e transeunti delle nostre società, ma costituiscano ormai un elemento strutturale" della loro evoluzione interna.
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05/11/2003
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