E' sempre più viva la mobilitazione della Confcommercio provinciale sul fronte dell'aumento dei canoni demaniali del 300%, previsto dalla legge finanziaria 2004.

Dopo le proteste dei giorni scorsi, in queste ore il presidente provinciale Confcommercio, Benito Calvaresi ha inviato un accorato appello a tutti i parlamentri eletti nei collegi della provincia di Ascoli Piceno (sen. Amedeo Ciccanti, on. Gianluigi Scaltritti, on. Stefano Bastinoni, on. Orlando Ruggeri, sen. Luciano Magnalbò, on. Giulio Conti), "affinché nelle sedi istituzionali venga scongiurato l'aumento dei canoni demaniali, che se confermato decreterà la fine del turismo balneare".

Nel suo documento Calvaresi evidenzia che gli operatori, se eccessivamente penalizzati, saranno costretti a rivalersi sui turisti, aumentando i prezzi del Servizi di spiaggia, che porterebbero fuori mercato il turismo balneare piceno, a favore di quelle spiagge estere più direttamente nostre concorrenti (Grecia, Croazia, Spagna, ecc..), le quali, pur offrendo servizi inferiori, propongono già prezzi più concorrenziali. Le conseguenze per l'economia e l'occupazione locali sono ben immaginabili.

"E' auspicabile – precisa Calvaresi – che vi sia su questo fronte un forte impegno dei nostri parlamentari, poiché l'aumento del 300% è un onere troppo alto, che gli operatori di spiaggia non potranno mai pagare".