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Aiuti alle nuove famiglie

| E' grave l'inerzia della Regione Marche.

di Dott. Clemente Ciampolillo

Ad oltre sei mesi dall'adozione del decreto ministeriale 18 aprile 2003, destinato ad assegnare alle regioni i Fondi statali per le politiche sociali già stanziati dal nostro Governo nella legge Finanziaria per il 2003, la Regione Marche continua ad ignorare - in modo assoluto - la piena disponibilità di oltre 4 milioni e 3 mila euro (€ 4.307.423, per l'esattezza) che, invece, avrebbero potuti già essere destinati alle nuove famiglie venutesi a creare nel nostro territorio negli ultimi mesi.

Ci si riferisce all'art. 46 della legge n. 289/2000, che prevede che almeno il 10% del Fondo Nazionale per le politiche sociali sia destinato alle giovani coppie di nuova costituzione, in particolare per l'acquisto della prima casa di abitazione e per il sostegno della natalità.

I benefici spettano, per legge, soltanto alle famiglie di cui all'art. 29 della Costituzione (cioè, sposate o in procinto di farlo) e a condizione che si tratti di acquisto della prima casa o di nascita di bambini concepiti in un nucleo familiare cristianamente costituito.
In termini pratici, ciò avrebbe significato poter concedere a chi si è sposato già durante questa estate di poter contrarre mutui agevolati per l'acquisto della propria casa, oppure dare dei contributi a fondo perduto ai giovani in attesa di figli, o con bambini in tenera età.

Il fatto grave è che la Regione Marche non avrebbe dovuto cacciar fuori una lira per dare attuazione a tale agevolazione, dal momento che i fondi sono già stati erogati direttamente dallo Stato e, a seguito dell'emanazione del suddetto decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, questi soldi sono di fatto liquidi ed esigibili, in attesa che chi ci governa si accorga che si tratta di denaro che aspetta soltanto di essere erogato ai nostri giovani.

Tuttavia, poiché la legge demanda alle regioni l'individuazione dei criteri e delle modalità di erogazione dei 161 milioni di euro complessivamente a ciò destinati (4,3 milioni di esclusiva spettanza delle Marche, e soltanto per l'anno 2003), non ci resta che alzare gli occhi al cielo e pregare, cercando di sollecitare le istituzioni che ci rappresentano di smetterla di piangere per i "tagli" dello Stato "pantalone", visto che spesso i fondi ci sono, ma manca purtroppo la capacità di saperli gestire.

09/11/2003





        
  



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