Dicembre, mese della verità per la Samb. Proprio così, sia per le sorti della società che per quelle della squadra, con la tifoseria che è nell'impaziente attesa degli eventi e si interroga preoccupata sul futuro di entrambe. Un quadro generale, come si vede, non proprio confortante e al quale manca poco per diventare allarmante.

Dopo la brillante partecipazione alla trasmissione del sabato sera di Giorgio Panariello, anche il più scettico dei tifosi rossoblù si sarà convinto che Luciano Gaucci non ne vuole proprio più sapere della Samb e di San Benedetto. Nell'importante occasione la società rossoblù è stata completamente snobbata dal patron romano, che ha invece avuto parole di amore per le altre due creature, il Perugia ed il Catania. Per entrambe ha già disegnato il futuro (la serie A per il Catania e l'arrivo di una giocatrice svedese per il Perugia), mentre neanche una parola su quello della Samb.

I tifosi rossoblù sono arrabbiati e sono sempre più sul piede di guerra nei confronti di Luciano Gaucci. "Siamo offesi tantissimo, poteva anche menzionare che la Samb fosse di sua proprietà – affermano Livio Righetti e Giorgio Trionfi, rispettivamente presidente del Centro Coordinamento Club Rossoblù e massimo esponente del gruppo Onda d'Urto – Non gliene importa più niente della nostra società".

I due, poi, smentiscono categoricamente qualsiasi possibile incontro per cercare di ricucire i burrascosi rapporti fra le due parti, così come aveva suggerito qualche giorno fa l'ex presidente della Samb, Walter Cinciripini. "Non esiste nessun approccio con la famiglia Gaucci – dichiarano i due tifosi – Rimane l'atteggiamento ostile nei confronti del patron romano, a meno che non chieda scusa di quello che ha detto all'intera città".

E' ormai risaputo che Gaucci ha preso la palla al balzo della contestazione dei tifosi, avvenuta nel match con il Benevento, per annunciare la messa in vendita del sodalizio di Viale dello Sport. I motivi sono ben altri, come quello che all'approssimarsi della legge sulle multiproprietà il patron romano debba iniziare a mollare una delle sue tre società ed ora l'anello più debole è chiaramente rappresentato dalla Samb. Poi, nella crisi generale che sta attraversando il calcio italiano è difficile gestire, anche per un uomo navigato come Gaucci, tre realtà e quindi addio alla Samb. Bastava, però, dire la verità senza sollevare un polverone.

C'è qualcuno disposto a rilevare la Samb? Sembrerebbe di sì e sempre riconducibile ad imprenditori sambenedettesi, anche se non ci sono particolari accelerazioni per concludere l'affare da parte dei presunti acquirenti. Al contrario, invece, di Gaucci che vorrebbe perfezionare la cessione il più in fretta possibile. Sarà una gara a chi tirerà di più la corda?

Intanto la squadra di Trillini, nel mese di dicembre, è attesa da tre gare, sulla carta abbastanza abbordabili, che possono tenerla a galla a ridosso della zona play off. Le trasferte di L'Aquila e Paternò ed il match casalingo con il Chieti potrebbero permettere di far tornare parzialmente il sorriso ai tifosi rossoblù.

In attesa di positive notizie sul versante societario, i tifosi della Samb, da domani mattina, avranno a disposizione 600 biglietti di gradinata, messi a disposizione dall'Aquila calcio. La metà della dotazione è stata riservata ai gruppi organizzati e ciascun biglietto costerà 10 euro, con la vendita che verrà effettuata al Bar Affinity. Gli altri 300 tagliandi potranno essere acquistati a Nuovi Orizzonti e a T.Box, al prezzo ciascuno di 11 euro (comprensivo del diritto di prevendita). I biglietti per la trasferta di L'Aquila rimarranno in vendita fino alle ore 11 di sabato prossimo.