Seminari, proiezioni, realizzazione di cortometraggi: i prossimi impegni dell'associazione Blow Up
Grottammare | Nuovo ciclo di proiezioni dal 9 gennaio presso la Sala Kursaal, mentre il 22 dicembre RaiTre trasmetterà un documentario realizzato al termine di un seminario.
Prosegue a pieno ritmo l'attività dell'associazione "Blow Up" di Grottammare: venerdì 19 dicembre si concluderà presso la Sala Kursaal il corso di educazione al linguaggio televisivo "Dentro al tubo catodico". La sesta ed ultima lezione non sarà tenuta come annunciato da un ospite esterno, il quale sarà invece a Grottammare a gennaio: si tratta di Massimo Bernardini, ideatore e conduttore della trasmissione "Il grande talk" su RaiSat (replicata su RaiTre il sabato alle 7,30).
Ogni venerdì, dal 9 gennaio al 20 febbraio, sempre presso la Sala Kursaal alle 21,30, il nuovo ciclo di proiezioni, intitolato "La solitudine del samurai: il cinema di Takeshi Kitano", dedicato appunto al grande regista giapponese, specie di Charlie Chaplin redivivo: non per genere, quanto piuttosto per il fatto che è oggi uno dei pochi al mondo a curare tutti gli aspetti dei propri film, dal soggetto alle musiche.
Il primo film in programmazione è "Violent cop" (Giappone 1989, 103'), che sarà preceduto da una breve introduzione al cinema di Kitano a cura della stessa associazione "Blow Up", da un intervento critico sul tema "cinema e violenza" a cura di Tommaso La Selva (autore con Roberto Curti di "Sex and violence. Percorsi nel cinema estremo", Torino, Lindau, 2003, 496 pp., 28 ) e infine dalla proiezione dell'intervista "Takeshi Kitano: l'imprevedibile", a cura di Jean-Pierre Limosin (Francia/Giappone 1998, 60').
Ma prima di gennaio l'associazione "Blow Up" trarrà un altro motivo di soddisfazione: lunedì 22 dicembre a partire dalle 15,30 su RaiTre, nel corso della trasmissione "Screensaver", che trasmetterà il cortometraggio "Un amico di nome Shamir", realizzato nel 2002 dall'associazione in collaborazione con i ragazzi della scuola media "Ranalli" di Nereto, al termine di un laboratorio di cinema durato 30 ore, tenuto fra gli altri dal presidente dell'associazione Sergio Vallorani e da un membro di essa, Fabrizio Leone.
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15/12/2003
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