Lettera aperta di Alceo Spinozzi
San Benedetto del Tronto | Riflessioni sulle velenose affermazioni dell'onorevole Scaltritti.
di Alceo Spinozzi
Nel mentre mi accingo a realizzare questo intervento, penso che a questo mondo non c'è limite alla più autentica spudoratezza, alla più inossidabile faccia di bronzo e, perfino, alla più sfrenata e maldestra esibizione di contraffazione della realtà. Mi riferisco all'articolo pubblicato dal Quotidiano on line il 15/12/03 ed a firma dell'On. Scaltritti. Ritengo assolutamente inutile, per il lettore, commentare quel groviglio di esternazioni fantasiose, frutto di una spossante elucubrazione, non ne vale la pena. Penso, invece, che sia molto più utile e conveniente fare alcune riflessioni. In primo luogo mi chiedo come possa un deputato della Repubblica Italiana, con tutto quello che certamente avrà da fare a Roma, interessarsi con una esagerata morbosità delle piccole faccende locali, sottraendo il ruolo di autorevole interlocutore al più accreditato e qualificato esponente del partito nelle Marche e cioè il coordinatore regionale.
Ma è possibile, con tutte le esigenze e necessità che ha il nostro territorio di interventi infrastrutturali, di aiuti concreti nel settore dell'agricoltura, della pesca, che sta languendo in uno stagnante disinteresse governativo, di sostegni reali e non virtuali al settore turistico alberghiero (vedi il canone demaniale quadruplicato) e tanti altri, il nostro parlamentare non trova di meglio da fare che esprimersi, con compiacimento, in attacchi personali di basso profilo nei confronti di chi ha deciso di salutare F.I. ed approdare in Alleanza Popolare. Poiché il fatto non appare isolato ma comincia ad assumere tutto l'aspetto di un esodo, non vorrei che dietro l'intervento dell'Onorevole si nasconda un preoccupante stato di agitazione, una tormentata fibrillazione che suona come una esplicita ammissione di responsabilità. Ecco, quindi, l'attacco personale tendente a screditare sull'opinione pubblica l'immagine di chi si è speso molto per la città e per il partito.
Ma se il collo di bottiglia è saltato a San Benedetto, evidentemente qualcuno ha commesso qualche grave errore. Bisogna riflettere sugli errori commessi per far si che non se ne ripetano altri e non dovrei essere io a fare queste raccomandazioni adesso. Commentando invece quanto asserito da Ceroni che "chi lascia F.I. porta via solo il proprio voto" mi domando: che bisogno c'è allora, se non si temono pericolose emorragie elettorali, di arrivare ad attacchi gratuiti, insulti deplorabili ed offese biasimevoli? Se non si teme alcunché dal piccolo partito di Alleanza Popolare che esprime, checché se ne dica, alti valori, perché queste continue aggressioni e foschi tentativi di screditare l'ormai avversario politico? Se poi sarà, comunque, l'elettore a decidere chi avrà avuto ragione, perché scaldarsi così tanto? Piuttosto suggerisco all'On. Scaltritti di predisporre un robusto elenco di azioni che lo hanno visto protagonista in favore del territorio che lo ha eletto.
E quando affermo questo mi riferisco a quella parte di elettorato che, me compreso (purtroppo), gli hanno manifestato fiducia in attesa di concreti risultati. Se dovesse essersene dimenticato, gli ricordo che il suo elettorato era composto, oltre che da F.I., anche da AN e UDC a cui, probabilmente, non sta bene che il deputato da loro eletto sia più avvezzo a disperdere energie per il sottobosco del suo partito, anziché prodursi in incisivi interventi per il territorio. E non mi riferisco solo alle interrogazioni, interpellanze, mozioni e via dicendo, adeguatamente pubblicizzate sugli organi d'informazione ma, piuttosto, ad atti concreti che abbiano prodotto vantaggi per la nostra gente, quanti denari è riuscito a far affluire per finanziare progetti sul nostro territorio, quanti interventi reali sono stati espressi a favore della marineria, dell'agricoltura , delle piccole e medie imprese , del turismo, del commercio e dell'industria delle nostre zone. Se dimostrerà, non a me, ma agli elettori che è riuscito a tradurre in fatti concreti il suo impegno avrà assolto al suo compito in questi quasi otto anni di mandato parlamentare. Altrimenti sarà stato solo "chiacchiere e distintivo", solo "CHIACCHIERE E DISTINTIVO"!!!
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16/12/2003
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