Tutti ne parlano nessuno lo ha visto (per il momento): il conflitto di interessi che incomberebbe sul Consiglio Comunale di giovedì 18 dicembre, convocato per la discussione e l'approvazione del Piano Idea. La questione è in due punti: se la delibera che verrà discussa preveda o no l'individuazione di aree e volumi edificabili; in caso affermativo, se e quanti consiglieri comunali, specie di maggioranza, detengano in prima persona o abbiano parenti fino al quarto grado che siano a loro volta proprietari di aree che la delibera renderebbe edificabili.

Giovedì, appunto, si potrebbe assistere ad una sfilata di consiglieri che escono dall'aula perché incompatibili, oppure a nessuna sfilata. Oppure, semplicemente, potrebbe esserci bisogno di ricorrere alla seconda convocazione del Consiglio, già fissata per lunedì 22 dicembre, quando la seduta sarà valida anche con un numero più basso di consiglieri presenti, non incompatibili. D'altra parte l'opposizione sta valutando se prendere parte alla seduta di giovedì (salvo "inviare" un solo esponente, verosimilmente il coordinatore dell'Ulivo Giovanni Gaspari).

Quanto alla maggioranza, un incontro si è svolto lunedì 15 dicembre in Comune tra il sindaco Martinelli, l'assessore all'urbanistica Sestri, l'avvocato del Comune Di Concetto, la segretaria generale Elleni Iannoni, l'ing. Zampacavallo. Responso: il conflitto d'interessi non sussiste, perché la delibera sul Piano Idea è un "atto di indirizzo non conformativo", in cui non possono esserci interessi diretti e immediati.

Il sindaco sostiene da parte sua che è stata posta particolare attenzione a stralciare dalla delibera ogni riferimento ad aree e cubature, proprio per evitare qualsiasi rischio di conflitto di interessi, anche se il Piano Idea di oggi sarebbe più particolareggiato e rafforzato rispetto a quello presentato un anno fa (il 7/12, delibera n. 107 del 28 ottobre).