Di tutto, di più nel match che l'"Autolelli Basket Club" ha disputato e perso in casa contro l'Urbania (79-90), per la decima giornata del campionato di serie C2."Ci troviamo in imbarazzo a lamentarci ancora della direzione arbitrale dopo una sconfitta, ma stare zitti sarebbe un insulto verso i nostri tifosi e, soprattutto, verso i giocatori, che questa settimana difficilmente troveranno gli stimoli per allenarsi". Una gara che per almeno 30' è stata spettacolare e intensa, prima che al ruolo di protagonista assurgesse la coppia arbitrale.

Siamo a metà dell'ultimo quarto e, con i padroni di casa sopra nel punteggio e l'Urbania in zona d'attacco, un atleta ospite nota qualcosa al cronometro, corre platealmente verso il tavolo, urla e si passa il dito indice sulla gola, aggiungendo una frase poco simpatica, in quella che a molti è apparsa come una minaccia nei confronti di uno degli ufficiali di gara. Ma, tra l'incredulità generale, non solo non viene espulso, ma non rimedia nemmeno un "tecnico". Insomma, per il duo arbitrale è un atteggiamento che rientra tra quelli consentiti. Passano pochi minuti e, con l'Autolelli sopra di 5, uno dei direttori di gara sente un insulto, in realtà proveniente dagli spalti, si gira e affibbia un "tecnico" alla panchina di casa.

Passano pochi secondi ed ecco un nuovo "tecnico", stavolta a Caivano, che stava parlando con l'allenatore ospite, tra l'incredulità della stessa panchina dell'Urbania. E' il quinto fallo per il pivot rossoblu, che va in panchina. Così, a colpi di tiri liberi e palla in mano l'Urbania recupera, mentre  un'Autolelli ovviamente nel pallone finisce per perdere lucidità. "Anche stavolta invieremo il filmato della gara a chi di dovere, e anche stavolta abbiamo ricevuto la solidarietà degli avversari - conclude amaro il presidente dell'Autolelli basket Club, Tonino Valori -, come già era successo nelle altre due precedenti occasioni. Ma e' una ben magra consolazione".