Processo Saddam: Italia parte civile?
| La strage di ieri causata da un incidente stradale. Saddam sotto torchio dalla CIA. Allerta in Italia.
di Alberto Premici
Nell'ultima riunione delle commissioni Difesa di Camera e Senato, il ministro della difesa Antonio Martino ha dichiarato che "potremmo pensare, nel caso in cui fosse riconducibile alla persona di Saddam Hussein la responsabilità dell'attentato di Nassiriya, alla costituzione di parte civile del governo italiano".
Martino poi sostiene la tesi secondo cui l'ex residente iracheno dovrebbe essere giudicato da una corte irachena, coadiuvata da giudici internazionali dalla prvoata esperienza. Auspica inoltre la costituzione di parte civile anche del Kuwait e dell'Iran.
Intanto, subito dopo le indagini e le ispezioni in sito, è stato smentita l'origine terroristica del disastro provocato dall'autocisterna di ieri, in cui avrebbero perso la vita 10 civili. A detta del portavoe militare USA, si tratterebbe di un incidente stradale in quanto non sono state trovate tracce di esplosivi.
Continuano intanto gli interrogatori della CIA a Saddam. L'ex-dittatore iracheno viene costretto a vedere immagini filmate delle atrocita' commesse dal suo regime: torture, esecuzioni di massa, fosse comuni delle sue vittime. Molto materiale proviene dagli archivi della temibile polizia segreta o consegnato agli inquirenti da familiari delle vittime.
La Casa Bianca intenderebbe consegnare Saddam non prima di sei mesi, tempo utile affinchè riveli e confermi le malefatte e la consistenza del suo potenziale bellico; il raìs però continua a a difendere il suo operato e definirsi "uomo fermo e giusto". Per Bush Saddam meriterebbe "la punizione estrema".
L'Italia comunque teme gli attacchi da parte di estremisti in cerca di una "vendetta immediata" per la cattura di Saddam Hussein e non molla la guardia, anzi alza l'allerta negli aeroporti e nei cosiddetti obiettivi sensibili, primo fra tuti S.Pietro e Vaticano. Il ministro Pisanu ha dichiarato:"la guerriglia ha molte facce, nel territorio nazionale e all'estero, certamente non deporrà le armi e cercherà una vendetta immediata"
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18/12/2003
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