In merito all'esondazione del Tronto avvenuta nel 1992 il senatore Ciccanti ha rivolto un'interrogazione al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture per avere chiarimenti su tre punti.

Ciccanti ricorda che l'esondazione provocò danni nei Comuni di San Benedetto, Monteprandone e Martinsicuro, causati "dall'effetto diga determinato dal ponte ferroviario della tratta Milano-Lecce e dal ponte ANAS sulla Strada Statale 16 Adriatica (…) che hanno reso difficoltosa l'affluenza verso il mare delle acque di piena".

Ciccanti ricorda inoltre che "è stata prevista la realizzazione di un nuovo ponte, prolungato verso nord" e "che, pertanto, la realizzazione dell'opera assorbirà tutte le risorse finanziarie, che invece dovevano servire anche per le spese di rafforzamento degli argini ed alla bonifica della parte a valle del nuovo ponte", mentre l'Università di Ancona aveva prodotto uno studio idrogeologico e suggerito la realizzazione di opere meno costose e ritenute adeguate allo stesso scopo.

I tre punti sui quali Ciccanti chiede spiegazioni sono i seguenti: "quali ragioni hanno indotto l'ANAS a disattendere lo studio dell'Università di Ancona, prevedendo un'opera molto più costosa e consistente di quella occorrente"; quali Enti debbano finanziare le "opere di rafforzamento degli argini terminali del fiume (…) stante le diversificate competenze tra Regioni Abruzzo e Marche, Stato, ANAS e Rete Ferroviaria Italiana"; "quali iniziative sono immaginabili per ottenere un deciso quanto significativo intervento di pulitura e bonifica del fiume in prossimità delle arcate del fiume".