Problemi per i bovini e gli ovini morti in azienda
| ANCONA - Dal 1° gennaio gli allevatori dovranno contribuire al costo della distruzione del bestiame deceduto.
L'Assessorato all'Agricoltura rende noto che, per ottemperare a una disposizione comunitaria, gli allevatori debbono contribuire alla spesa per la raccolta, trasporto e distruzione dei bovini e degli ovini morti in azienda. La disposizione entra in vigore a partire dal 1° gennaio 2004. Il servizio, istituito dalla Regione dal 2001, è stato fino ad ora completamente gratuito per gli allevatori, ed è svolto dalla ditta SAMECO S.r.l. di Tavullia (PU) sulla base di una apposita convenzione.
La Comunità Europea obbliga gli allevatori al pagamento di almeno il 25% del costo di distruzione degli animali morti in azienda (art. 29 degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato per i test TSE, i capi morti e i rifiuti dei macelli 2002/C 324/02 - G.U.C.E. C 342/2 del 24.12.2002) . Si è quindi stabilito, d'intesa con le Organizzazioni Professionali Agricole e l'Associazione regionale degli Allevatori, di fissare le seguenti tariffe:
OVINI 5,00 euro IVA COMPRESA /capo
BOVINI fino a 200 Kg 10,00 euro IVA COMPRESA /capo
BOVINI oltre 200 kg
...25,00 euro IVA COMPRESA /capo
Gli allevatori, dal 1 gennaio 2004, dovranno quindi pagare, in contanti all'atto del ritiro dell'animale morto, dovranno inoltre fornire tutti i dati anagrafici dell'azienda (ragione sociale, indirizzo e n° di Partita IVA). La ditta SAMECO rilascerà l'originale della fattura (fattura immediata) debitamente compilata in ogni parte .
L'Assessorato chiede la collaborazione di tutti gli allevatori, ricordando che quanto richiesto è dovuto per legge e che comunque si tratta di importi modesti, che non snaturano l'intervento della "Regione, che resta leader dell'iniziativa": infatti, in nessun'altra regione gli allevatori beneficiano di un servizio come quello attivato nelle Marche. Per segnalare eventuali problemi e/o disguidi è possibile rivolgersi ai veterinari della ASL competente per territorio o all'Assessorato Agricoltura, tel. 071 8063651, fax 071 806 3035 (riferimento: Per. Agr. Roberto Gatto, Dr. Paolo Marinelli).
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29/12/2003
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