Il presidente Pignotti analizza il difficile momento del suo Grottammare.
Grottammare | "Credo che gli infortuni ci stanno condizionando ma questi non possono essere un alibi" dice Pignotti che conclude minacciando dei tagli.
di Stefano Di Benedetto
Due sconfitte consecutive, tre punti nelle ultime quattro partite, nove gol subiti in altrettante gare (contro i sei incassati nelle prime nove giornate di campionato). I numeri dicono che il Grottammare, lo stesso che nei primi due mesi di campionato aveva sorpreso ed incantato un pò tutti riuscendo a conquistarsi l'etichetta di squadra da battere, ora sta attraversando un periodo difficile alla radice del quale, forse, ci sono le numerose e continue assenze che costringono Beni, da oltre un mese, ad inventarsi formazioni prive dei suoi pezzi migliori.
Il presidente Pignotti prova ad interpretare il "Novembre nero" dei suoi partendo dalla fine, vale a dire dalla sconfitta di domenica scorsa contro il Morro D'Oro: "È stata una domenica in cui è andato tutto per il verso storto. È vero che noi non siamo andati bene, basta pensare alle grosse ingenuità che abbiamo commesso e che ci sono costate la partita; ma è vero anche che l'arbitro ci ha messo del suo con una conduzione arbitrale che, ci tengo a sottolinearlo, non ha favorito nessuno ma che è stata scandita da decisioni cervellotiche. Comunque, l'arbitraggio non può e non deve essere un alibi per noi".
La lunga serie di defezioni, fra infortuni e squalifiche, che ormai da tempo ha stravolto il vero volto del Grottammare può essere, invece, un valido alibi? "Credo che a monte dei nostri recenti problemi ci siano, innanzitutto, le pesanti assenze ma, allo stesso tempo, queste non possono essere assolutamente una giustificazione. Non vorrei che questo discorso delle assenze sia diventato per tutti, non solo per il tecnico ed i giocatori ma anche per la società, un alibi mentale che possa in qualche modo giustificare una sconfitta: sono convinto che chi scende in campo, chiunque esso sia, deve fare di tutto per dimostrare di essere il migliore".
Come si può uscire da questa situazione difficile? "Tutti, io, la società, l'allenatore ed i giocatori, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità ed allo stesso tempo unire le forze per dimostrare di essere in grado di rialzarci. Come presidente ho utilizzato molte volte il cuscino, ma all'occorrenza so usare anche l'accetta".
Dunque, potrebbero esserci dei tagli con conseguenti interventi sul mercato "Entro la fine di questa settimana prenderemo delle decisioni in questo senso. Dico subito che l'allenatore non è assolutamente in discussione".
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04/12/2003
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