Il 24 novembre scorso la Fao ha diffuso gli ultimi dati sulla povertà nel mondo. Tra le altre cifre le seguenti: circa 850 milioni di persone nel mondo che soffrono la fame e 24 mila persone che muoiono ogni giorno per questo, un dato che è tornato a crescere negli ultimi anni. Ancora più persone, quasi un miliardo e mezzo, soffrono per la mancanza di acqua potabile e 5 milioni ogni anno sono i morti dovuti a questa causa. Quanto poi alle guerre, sono mille ogni giorno, nel mondo, le vittime ad esse dovute.

In relazione a questi temi si svolgerà a Grottammare, mercoledì 10 dicembre, la tradizionale "Fiaccolata per la pace e i diritti umani per tutti", con partenza alle 18 da piazza Fazzini e conclusione alle 19 presso la sala Kursaal, dove interverrà Anne M. Mulderry di "Peaceful Tomorrows", associazione dei familiari delle vittime della strage dell'11 settembre. La Mulderry ha perso il figlio Stephen in quell'attentato, ma già prendendo parte al Forum di Firenze nel novembre 2002 aveva lanciato un messaggio di pace, contro la logica della guerra come risposta al terrorismo che risponde ad altre guerre. E una recente delibera del Consiglio Comunale di Grottammare faceva proprio questo spirito in merito al recente attentato di Nassiriya.

La fiaccolata di Grottammare è un appuntamento ormai tradizionale nell'anniversario della "Dichiarazione Universale dei Diritti Umani" ed è organizzata dalla "Consulta per la fratellanza tra i popoli", dal Comune e dal "Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace", ente quest'ultimo di cui fa parte Massimo Rossi, presidente del Consiglio Comunale di Grottammare.

"Come il capodanno con gli stranieri e la "Giornata per la fratellanza tra i popoli" il 25 aprile, dice Massimo Rossi, vorremmo che anche questo appuntamento diventasse abituale e sempre più seguito a Grottammare, come segno dell'attenzione a questi problemi, di cui si occupa concretamente la nostra "Consulta per la fratellanza tra i popoli", associazione istituita con delibera comunale circa tre anni fa. Il Comune di Grottammare spende in bilancio ogni anno una cifra importante per programmi di solidarietà internazionale, per cercare di contrastare alla radice alcune delle cause delle tensioni e dei conflitti. Si può fare molto per la pace contrastando le ingiustizie economiche".

"La nostra associazione, dichiara a sua volta Lina Lanciotti, presidentessa della Consulta, coordina molte altre associazioni, dall'Agesci alla Consulta degli Immigrati alle scuole alle parrocchie, per raccogliere fondi e aiutare concretamente le persone in difficoltà nel sud del mondo. In passato abbiamo contribuito a scavare pozzi d'acqua ad Itiuba nella Foresta Amazzonica e ogni estate ospitiamo bambini del Saharawi o palestinesi o di altra nazionalità".