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Cessione alloggi Erp riparati dopo il terremoto

| ANCONA - Il prezzo di vendita è stato “decurtato” dai costi di ripristino.

Sul prezzo di vendita degli immobili di Edilizia residenziale pubblica (Erp) non graveranno le spese di ripristino sostenute per riparare i danni causati dal terremoto. Di conseguenza, i lavori di recupero non determineranno un aumento del prezzo degli alloggi inseriti nei Piani di vendita e lesionati dal sisma. Restano a carico degli acquirenti solo le spese non connesse direttamente alla riparazione dei danni, come il miglioramento sismico e altre opere che aumentino il valore dell'immobile. Lo comunica l'assessore ai Lavori Pubblici, Giulio Silenzi, che anticipa i contenuti di una delibera approvata dalla Giunta regionale. La disposizione, favorevole agli inquilini, si applica anche agli immobili per i quali siano già stati perfezionati gli atti di cessione. A questo proposito, gli enti pubblici alienanti dovranno rideterminare il prezzo di vendita con i criteri stabiliti dalla deliberazione regionale.

Si conclude così una vicenda che aveva suscitato timori, negli inquilini e negli enti pubblici proprietari degli immobili, sulla corretta interpretazione della normativa nazionale che impone una maggiorazione del prezzo di vendita sulla base dei "costi sostenuti per effettuare interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione". L'Istituto autonomo case popolari di Macerata, in particolare, aveva sollecitato l'assessore Silenzi e il servizio Edilizia Pubblica della Regione a fornire un'interpretazione della norma che chiarisse come gli effetti del terremoto non potessero appesantire i prezzi di vendita. "L'atto approvato dalla Giunta – sottolinea l'assessore Silenzi – risponde positivamente alle richieste formulate dagli enti pubblici e dagli inquilini sulla corretta interpretazione delle norme che disciplinano la vendita degli immobili.

Il sisma ha causato danni che non possono modificare i valori prefissati per la vendita degli immobili Erp. La Regione ha dato una risposta chiara, precisando che non può essere aumentato dei costi sostenuti per gli interventi straordinari di restauro o di risanamento imposti dal terremoto. Altrimenti si determinerebbe un artificioso aumento dei prezzi immobiliari, dovuto ai costi di riparazione, quando le spese sostenute servono, invece, a ripristinare lo stato, e dunque il valore, delle costruzioni prima del sisma".

05/12/2003





        
  



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