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No, alle aperture festive per tutto l'anno: Nuovo stop per la legge regionale sul commercio.

Ascoli Piceno | Calvaresi: "Ci attendiamo la mobilitazione di tutti i Consigli Regionali del Piceno".

Sebbene ci siano delle forti pressioni da parte dell'Assessore Regionale al Commercio Secchiaroli , che spinge per l'approvazione, la nuova Legge Regionale, grazie alle forti proteste di Confcommercio e delle altre  Organizzazioni Sindacali (comprese quelle dei lavoratori dipendenti), ha avuto una ulteriore battuta di arresto, essendone stata nuovamente sospesa la discussione, in Consiglio Regionale, nella seduta del 21 Gennaio scorso.

La battaglia, a questo punto, al di là delle possibilità che le giornate di deroga all'apertura dei negozi vengano aumentate di qualche altro giorno rispetto alle attuali 24 è tutta concentrata sull'art.2 comma 3 lettera F, della proposta di legge della Giunta Regionale, secondo cui verrebbe consentita la deroga, per tutto l'anno, all'apertura domenicale e festiva per tutte le attività commerciali ubicate nei comuni "confinanti con altre Regioni". 

"La proposta di legge presenta alcune innovazioni peggiorative, ma se passerà un tale assurdo provvedimento che siamo già riusciti a rinviare lo scorso dicembre- ha commentato il direttore Confcommercio Giorgio Fiori- per tutte le piccole e medie attività commerciali del Comune di Ascoli Piceno, di San Benedetto e degli altri Comuni della Vallata del Tronto sarebbe una drammatica iattura, in tanti saranno costretti nel tempo a chiudere ed i benefici li avrebbero i soli 3 grandi centri commerciali presenti nelle predette località.

Questa ipotesi, oltre a non essere sorretta da motivazioni logiche (perché non vi è alcun senso di uniformare le situazioni tra Comuni confinanti di Regioni diverse e nel contempo creare una differenziazione ancora più ingiustificata tra Comuni della stessa Regione) appare illegittima e sicuramente andrebbe ad aumentare il contenzioso, soprattutto da parte dei Comuni confinanti con altre Regioni che si troverebbero costretti a subire un trattamento normativo diverso ed irrazionale".

"Non dimentichiamo che la Regione Marche - ha sottolineato il Presidente Confcommercio Benito Calvaresi - è al primo posto in Italia nel rapporto metri quadrati - superficie di vendita e numero di abitanti per cui è spontaneo chiedersi se questa grande attenzione della Grande distribuzione verso il nostro territorio sia conseguente all'elasticità delle norme ed alla manica larga in fatto di deroghe  nella Regione Marche.

"Ci auguriamo - sottolinea Calvaresi - che dopo questo ennesimo rinvio prevalga il buon senso e che si stralci definitivamente questa assurda  ipotesi di aperture tutto l'anno, solo per il fatto di confinare con l'Abruzzo.

Faccio quindi anche un accorato appello a tutti i Consiglieri Regionali della nostra Provincia affinché si mobilitino per cancellare dalla nuova norma,una tale ipotesi che alla fin fine andrà a colpire veramente solo la Provincia di Ascoli Piceno".

23/01/2004





        
  



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